Lettere alla redazione
PIero Amendolara lascia la presidenza della Benedetto XIII
Un pensiero al Consorzio del turismo: "Rendete giustizia a questa città"
venerdì 13 febbraio 2015
16.44
Con la presente lettera,
comunico ufficialmente il passaggio di testimone della Presidenza della Associazione Culturale "Benedetto XIII" da me al Prof. Giovanni Pacella. Proverò a tracciare un quadro della situazione attuale, anche per ringraziare chi ci ha sostenuto, collaborando con noi in questi anni e per augurare un buon lavoro, a chi invece si affaccia a questo scenario con positività e voglia di fare.
Lascio a malincuore la presidenza, causa impegni familiari e lavorativi, sono sicuro che il professore Pacella sarà all'altezza dell'incarico e con lui, tutti i soci che mi hanno affiancato in questo percorso. Per loro l'augurio è quello di continuare a prodigarsi per il bene della città, portando alto il nome dell'associazione che in questi anni si è impegnata a custodire al meglio i beni ecclesiastici, promuovendo e pubblicizzando itinerari e iniziative non solo con depliant e pubblicazioni, ma anche tramite internet e i social network dove oggi sono presenti numerose testimonianze dell'operato compiuto insieme con le immagini della nostra terra.
L'associazione di certo in questi anni ha realizzato molto: dalla fruibilità del giardino della Madonna della Stella alla Cripta della Basilica Cattedrale, dalla riapertura della chiesa del Purgatorio all'istituzione del Museo di Arte Sacra, passando attraverso la promozione del restauro di alcune pregiatissime tele e degli affreschi nella Chiesa Grotta di S. Michele, nonché l'illuminazione e la completa fruizione dello stesso sito rupestre, il più visitato dai turisti stranieri...
Tanto invece resta ancora da fare ed è per questo che oggi sono contento di vedere viva la realtà del Consorzio Turistico, in quanto considero questo un duplice evento: la conclusione di un lungo percorso durato 15 anni, in cui pochi erano a dedicarsi e a diffondere la conoscenza della città, ma anche l'inizio di un nuovo cammino aperto verso la promozione turistica in ogni direzione. Spero che il Consorzio, in collaborazione con gli amministratori possano finalmente render giustizia a questa città tanto ricca di arte e storia, quanto povera di personalità disposte a dedicarsi ad essa.
L'augurio è che si possa diffondere sempre più la conoscenza, la coscienza, il senso di appartenenza e la consapevolezza che se bisogna migliorarsi, si sa l'unione fa la forza!
Vorrei che l'unione e l'amore per la città possano essere il punto da cui ripartire per andare avanti, così come per noi dell'associazione Benedetto XIII è stata importante l'unione dimostrata in occasione dell'evento del "Cosa ci Lega", per la salvaguardia del nostro Ponte, dove la cittadinanza attiva, a prescindere da preferenze politiche, ha partecipato perché accomunata da un solo sentimento: "L'amore per Gravina".
L'amore dimostrato nella larga partecipazione all'iniziativa "perCorsi perConoscere", dove ogni cittadino ha potuto conoscere da vicino gli angoli più remoti della città, opere e personaggi illustri che ne hanno fatto la storia; come queste, altre iniziative, hanno permesso di scuotere le coscienze e formare giovani in grado di innamorarsi della magnifica Gravina che oggi di certo con una maggiore sensibilità e attenzione, operano in altre associazioni culturali della città.
Non mi resta che augurare un buon lavoro a tutti quelli che come me sono innamorati di questa terra, affinché insieme si possa "offrire ai nostri figli e alla nostra città un futuro".
Piero Amendolara
comunico ufficialmente il passaggio di testimone della Presidenza della Associazione Culturale "Benedetto XIII" da me al Prof. Giovanni Pacella. Proverò a tracciare un quadro della situazione attuale, anche per ringraziare chi ci ha sostenuto, collaborando con noi in questi anni e per augurare un buon lavoro, a chi invece si affaccia a questo scenario con positività e voglia di fare.
Lascio a malincuore la presidenza, causa impegni familiari e lavorativi, sono sicuro che il professore Pacella sarà all'altezza dell'incarico e con lui, tutti i soci che mi hanno affiancato in questo percorso. Per loro l'augurio è quello di continuare a prodigarsi per il bene della città, portando alto il nome dell'associazione che in questi anni si è impegnata a custodire al meglio i beni ecclesiastici, promuovendo e pubblicizzando itinerari e iniziative non solo con depliant e pubblicazioni, ma anche tramite internet e i social network dove oggi sono presenti numerose testimonianze dell'operato compiuto insieme con le immagini della nostra terra.
L'associazione di certo in questi anni ha realizzato molto: dalla fruibilità del giardino della Madonna della Stella alla Cripta della Basilica Cattedrale, dalla riapertura della chiesa del Purgatorio all'istituzione del Museo di Arte Sacra, passando attraverso la promozione del restauro di alcune pregiatissime tele e degli affreschi nella Chiesa Grotta di S. Michele, nonché l'illuminazione e la completa fruizione dello stesso sito rupestre, il più visitato dai turisti stranieri...
Tanto invece resta ancora da fare ed è per questo che oggi sono contento di vedere viva la realtà del Consorzio Turistico, in quanto considero questo un duplice evento: la conclusione di un lungo percorso durato 15 anni, in cui pochi erano a dedicarsi e a diffondere la conoscenza della città, ma anche l'inizio di un nuovo cammino aperto verso la promozione turistica in ogni direzione. Spero che il Consorzio, in collaborazione con gli amministratori possano finalmente render giustizia a questa città tanto ricca di arte e storia, quanto povera di personalità disposte a dedicarsi ad essa.
L'augurio è che si possa diffondere sempre più la conoscenza, la coscienza, il senso di appartenenza e la consapevolezza che se bisogna migliorarsi, si sa l'unione fa la forza!
Vorrei che l'unione e l'amore per la città possano essere il punto da cui ripartire per andare avanti, così come per noi dell'associazione Benedetto XIII è stata importante l'unione dimostrata in occasione dell'evento del "Cosa ci Lega", per la salvaguardia del nostro Ponte, dove la cittadinanza attiva, a prescindere da preferenze politiche, ha partecipato perché accomunata da un solo sentimento: "L'amore per Gravina".
L'amore dimostrato nella larga partecipazione all'iniziativa "perCorsi perConoscere", dove ogni cittadino ha potuto conoscere da vicino gli angoli più remoti della città, opere e personaggi illustri che ne hanno fatto la storia; come queste, altre iniziative, hanno permesso di scuotere le coscienze e formare giovani in grado di innamorarsi della magnifica Gravina che oggi di certo con una maggiore sensibilità e attenzione, operano in altre associazioni culturali della città.
Non mi resta che augurare un buon lavoro a tutti quelli che come me sono innamorati di questa terra, affinché insieme si possa "offrire ai nostri figli e alla nostra città un futuro".
Piero Amendolara