Lettere alla redazione
Valente risponde a Gravinalife
Precisazioni dal primo cittadino: "Nell'articolo ci sono incongruenze e opinioni infondate"
mercoledì 26 novembre 2014
11.41
Da palazzo di città riceviamo e pubblichiamo una missiva del primo cittadino indirizzata al direttore della testata
"Egregio direttore,
confidando sulla proverbiale ospitalità della redazione di Gravinalife, si chiede la pubblicazione della presente lettera, a precisazione di alcuni significativi passaggi ed affermazioni contenute nell'articolo a firma di Antonella Testini, dal titolo "Il sindaco ritira le dimissioni e incassa la fiducia della maggioranza", pubblicato in data 25 novembre.
In particolare, nell'articolo in questione si sostiene che il sindaco avrebbe presentato alle forze di maggioranza il proprio atto di ritiro delle dimissioni, al quale sarebbe seguito, si legge e si riporta testualmente, "un nuovo scritto della maggioranza, nel quale i consiglieri chiedono di procedere alla formazione di una nuova giunta". Una ricostruzione frutto di un palese errore: la lettera di dimissioni del primo cittadino, che peraltro non è stata oggetto di alcuna discussione, come invece sostenuto, è seguita alla presa di posizione dei partiti e consiglieri comunali di opposizione, come era logico che fosse e per come d'altra parte attestato anche nella mail di trasmissione agli organi di informazione di entrambi i documenti politici, curata dal consigliere comunale del Pd, ingegner Paolo Calculli.
Nel seguito dell'articolo, emergono invece incongruenze ed asserzioni prive di riscontro e fondamento.
Nell'ordine: l'estensore dell'articolo asserisce che nella formazione della giunta la maggioranza abbia scaricato le responsabilità sul precedente esecutivo. Tale opinione non è condivisibile proprio alla luce dei dati emersi nel corso della verifica politica: gli assessori hanno rassegnato volontariamente le dimissioni e, per come si è già avuto modo di sottolineare in altre occasioni, la fase di verifica non è mai stata occasione di una valutazione dell'operato della precedente giunta e dei suoi componenti, nei confronti dei quali massima è la stima e nei riguardi dei quali anche in questa circostanza si esprime apprezzamento, aggiungendo i ringraziamenti per l'opera resa in favore della città.
Si avanzano dubbi sulla nomina della giunta tecnica. Legittimo, ma si trascura di ricordare che questa volontà è stata espressa dalle forze politiche di maggioranza attraverso uno specifico documento politico.
Ancora: si sollevano interrogativi sul rapporto e sulle relazioni intrattenuti con le opposizioni, imputando al sindaco la volontà di non riferire, ed ancor peggio di nascondere, quanto emerso nei continui colloqui avuti con gli esponenti dell'opposizione. In proposito, si rimarca come gli incontri con le forze politiche siano stati portati avanti dai partiti, in particolare dal Pd, e non dal sindaco in prima persona. In ogni caso, non si ha motivo di dubitare che quanto riportato nei documenti siglati in questi giorni celi verità o intenzioni non dette. Qualora qualcuno dovesse venire meno agli impegni assunti, ne risponderà eventualmente alla propria coscienza oltre che alla città.
Si agita con forza il dubbio che l'esito della verifica stravolga il codice etico adottato nel corso della campagna elettorale. In realtà, il codice etico stigmatizza mutazioni della maggioranza uscita dalle urne, non certo l'avvio di una collaborazione trasparente, in consiglio comunale, esclusivamente su obiettivi programmatici.
Si fa balenare l'eventualità che la giunta tecnica sia a tempo e che probabilmente non svolgerà il proprio incarico oltre le elezioni regionali della primavera del 2015. Tale opinione, legittima e rispettabile, è per l'appunto un'opinione. I fatti, però, dicono altro: allo stato, da nessuna parte, in nessun documento politico sottoscritto in questi giorni, si fa cenno, in maniera diretta o indiretta, a tale circostanza. Che pertanto è da considerarsi inesistente. Al contrario, si fa espresso riferimento alla possibilità che la giunta che sarà designata possa restare in carica anche fino a scadenza di mandato.Infine, sia consentita una chiosa: ai tanti interrogativi sollevati si sarebbe volentieri data una risposta, se solo fossero stati posti. Palazzo di città, anche con l'aiuto degli organi di informazione, vuole essere un palazzo di vetro: per questo si conferma e ribadisce la disponibilità ad incontrare i giornalisti per offrire chiarimenti e dare risposte ai quesiti in campo.
Buon lavoro.
Alesio Valente, Sindaco di Gravina
"Egregio direttore,
confidando sulla proverbiale ospitalità della redazione di Gravinalife, si chiede la pubblicazione della presente lettera, a precisazione di alcuni significativi passaggi ed affermazioni contenute nell'articolo a firma di Antonella Testini, dal titolo "Il sindaco ritira le dimissioni e incassa la fiducia della maggioranza", pubblicato in data 25 novembre.
In particolare, nell'articolo in questione si sostiene che il sindaco avrebbe presentato alle forze di maggioranza il proprio atto di ritiro delle dimissioni, al quale sarebbe seguito, si legge e si riporta testualmente, "un nuovo scritto della maggioranza, nel quale i consiglieri chiedono di procedere alla formazione di una nuova giunta". Una ricostruzione frutto di un palese errore: la lettera di dimissioni del primo cittadino, che peraltro non è stata oggetto di alcuna discussione, come invece sostenuto, è seguita alla presa di posizione dei partiti e consiglieri comunali di opposizione, come era logico che fosse e per come d'altra parte attestato anche nella mail di trasmissione agli organi di informazione di entrambi i documenti politici, curata dal consigliere comunale del Pd, ingegner Paolo Calculli.
Nel seguito dell'articolo, emergono invece incongruenze ed asserzioni prive di riscontro e fondamento.
Nell'ordine: l'estensore dell'articolo asserisce che nella formazione della giunta la maggioranza abbia scaricato le responsabilità sul precedente esecutivo. Tale opinione non è condivisibile proprio alla luce dei dati emersi nel corso della verifica politica: gli assessori hanno rassegnato volontariamente le dimissioni e, per come si è già avuto modo di sottolineare in altre occasioni, la fase di verifica non è mai stata occasione di una valutazione dell'operato della precedente giunta e dei suoi componenti, nei confronti dei quali massima è la stima e nei riguardi dei quali anche in questa circostanza si esprime apprezzamento, aggiungendo i ringraziamenti per l'opera resa in favore della città.
Si avanzano dubbi sulla nomina della giunta tecnica. Legittimo, ma si trascura di ricordare che questa volontà è stata espressa dalle forze politiche di maggioranza attraverso uno specifico documento politico.
Ancora: si sollevano interrogativi sul rapporto e sulle relazioni intrattenuti con le opposizioni, imputando al sindaco la volontà di non riferire, ed ancor peggio di nascondere, quanto emerso nei continui colloqui avuti con gli esponenti dell'opposizione. In proposito, si rimarca come gli incontri con le forze politiche siano stati portati avanti dai partiti, in particolare dal Pd, e non dal sindaco in prima persona. In ogni caso, non si ha motivo di dubitare che quanto riportato nei documenti siglati in questi giorni celi verità o intenzioni non dette. Qualora qualcuno dovesse venire meno agli impegni assunti, ne risponderà eventualmente alla propria coscienza oltre che alla città.
Si agita con forza il dubbio che l'esito della verifica stravolga il codice etico adottato nel corso della campagna elettorale. In realtà, il codice etico stigmatizza mutazioni della maggioranza uscita dalle urne, non certo l'avvio di una collaborazione trasparente, in consiglio comunale, esclusivamente su obiettivi programmatici.
Si fa balenare l'eventualità che la giunta tecnica sia a tempo e che probabilmente non svolgerà il proprio incarico oltre le elezioni regionali della primavera del 2015. Tale opinione, legittima e rispettabile, è per l'appunto un'opinione. I fatti, però, dicono altro: allo stato, da nessuna parte, in nessun documento politico sottoscritto in questi giorni, si fa cenno, in maniera diretta o indiretta, a tale circostanza. Che pertanto è da considerarsi inesistente. Al contrario, si fa espresso riferimento alla possibilità che la giunta che sarà designata possa restare in carica anche fino a scadenza di mandato.Infine, sia consentita una chiosa: ai tanti interrogativi sollevati si sarebbe volentieri data una risposta, se solo fossero stati posti. Palazzo di città, anche con l'aiuto degli organi di informazione, vuole essere un palazzo di vetro: per questo si conferma e ribadisce la disponibilità ad incontrare i giornalisti per offrire chiarimenti e dare risposte ai quesiti in campo.
Buon lavoro.
Alesio Valente, Sindaco di Gravina