Passeggiando con la storia
Angelo Amodio, Accademico delle Belle Arti, Amministratore Unico della Fondazione Santomasi
Rubrica "Passeggiando con la storia" di Giuseppe Massari
giovedì 16 gennaio 2020
Angelo Amodio nasce a Gravina in Puglia l'8 aprile 1907 da Francesco e Maria Toriello. Nel 1935 sposa Amalia Lucatuorto, dalla cui unione viene al mondo il figlio Franco. Il prof. Angelo Amodio si diploma presso l'Accademia Belle Arti di Roma. E' stato disegnatore Capo della Soprintendenza ai Monumenti e alle Gallerie di Bari nonché disegnatore presso la Soprintendenza delle Belle Arti di Venezia.
E' stato docente e direttore del laboratorio di restauro della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Bari,divenendo un fine, accorto, meticoloso e preciso restauratore di molte opere d'arti presenti a Gravina, al fine di recuperarle, di non disperderle e restituirle, in tutta la loro bellezza, alla fruibilità.
E' stato, anche, delegato rappresentante della Soprintendenza ai Beni Culturali di Bari per la nostra città, profondendo tutta la sua professionalità nel seguire le vicende legate alle nostre più importanti chiese rupestri affrescate: San Vito Vecchio e la Cripta Tota. Ha diretto, per lunghi anni, il Centro Addestramento Professionale di Gravina in Puglia ed ha insegnato disegno in diversi istituti di Gravina e fuori. Per un decennio, dal 1983 al 1993 è stato Commissario straordinario della Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi" di Gravina in Puglia.
Di lui parlano le chiese con i propri dipinti: "San Nicola", la "Madonna delle Grazie", il Museo "E. Pomarici Santomasi" , "San Domenico", la chiesa del "SS. Crocifisso", "Santa Lucia" e la "Cattedrale". A lui si devono i quattro ritratti ad olio di gravinesi benemeriti: Giuseppe Tarantino, Filippo Pellicciari, Pasquale Calderoni Martini e Giuseppe Lopriore, facenti parte della quadreria della Fondazione Santomasi.
Di lui scrisse Pasquale Vitucci: "Un vero figlio che ha amato e non si è servito della Sua città. Gloria, vanto, onore, esempio di dovere e di umanità. Sapiente e saggio, credente e puro, il prof. Angelo Amodio appartiene al novero di quei nobili spiriti che onorano la propria Terra e si propongono come preziosi e fulgidi punti di riferimento, specie nelle ore difficili; la sua figura, romantica e austera quanto serena e gentile, è destinata ad ingrandirsi sempre più nel tempo, perché la Sua vita esemplare e la Sua opera salda e viva costituiscono un consolante messaggio di fiducia per tutti.
Grazie Professore, per tutto quanto avete fatto e per averci insegnato la via sicura da intraprendere per conciliare efficacemente il senso del permanere con quello del divenire, perché assurgano, in esaltante congiunzione, ad atti di Fede da porre a timone della nostra vita". Il Consiglio d'Amministrazione della Fondazione, il 15 aprile del 2012, rende onore al suo impegno umano, personale, professionale, culturale, oltre che di amministratore dell'Ente, intitolandogli la Pinacoteca . Il prof. Angelo Amodio muore a Gravina in Puglia nella sua abitazione di via Garibaldi n. 60 il 18 gennaio 1994.
E' stato docente e direttore del laboratorio di restauro della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Bari,divenendo un fine, accorto, meticoloso e preciso restauratore di molte opere d'arti presenti a Gravina, al fine di recuperarle, di non disperderle e restituirle, in tutta la loro bellezza, alla fruibilità.
E' stato, anche, delegato rappresentante della Soprintendenza ai Beni Culturali di Bari per la nostra città, profondendo tutta la sua professionalità nel seguire le vicende legate alle nostre più importanti chiese rupestri affrescate: San Vito Vecchio e la Cripta Tota. Ha diretto, per lunghi anni, il Centro Addestramento Professionale di Gravina in Puglia ed ha insegnato disegno in diversi istituti di Gravina e fuori. Per un decennio, dal 1983 al 1993 è stato Commissario straordinario della Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi" di Gravina in Puglia.
Di lui parlano le chiese con i propri dipinti: "San Nicola", la "Madonna delle Grazie", il Museo "E. Pomarici Santomasi" , "San Domenico", la chiesa del "SS. Crocifisso", "Santa Lucia" e la "Cattedrale". A lui si devono i quattro ritratti ad olio di gravinesi benemeriti: Giuseppe Tarantino, Filippo Pellicciari, Pasquale Calderoni Martini e Giuseppe Lopriore, facenti parte della quadreria della Fondazione Santomasi.
Di lui scrisse Pasquale Vitucci: "Un vero figlio che ha amato e non si è servito della Sua città. Gloria, vanto, onore, esempio di dovere e di umanità. Sapiente e saggio, credente e puro, il prof. Angelo Amodio appartiene al novero di quei nobili spiriti che onorano la propria Terra e si propongono come preziosi e fulgidi punti di riferimento, specie nelle ore difficili; la sua figura, romantica e austera quanto serena e gentile, è destinata ad ingrandirsi sempre più nel tempo, perché la Sua vita esemplare e la Sua opera salda e viva costituiscono un consolante messaggio di fiducia per tutti.
Grazie Professore, per tutto quanto avete fatto e per averci insegnato la via sicura da intraprendere per conciliare efficacemente il senso del permanere con quello del divenire, perché assurgano, in esaltante congiunzione, ad atti di Fede da porre a timone della nostra vita". Il Consiglio d'Amministrazione della Fondazione, il 15 aprile del 2012, rende onore al suo impegno umano, personale, professionale, culturale, oltre che di amministratore dell'Ente, intitolandogli la Pinacoteca . Il prof. Angelo Amodio muore a Gravina in Puglia nella sua abitazione di via Garibaldi n. 60 il 18 gennaio 1994.