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Passeggiando con la storia
Chiarezza sulla data di nascita di Pierfrancesco Orsini futuro Papa Benedetto XIII
Rubrica “Passeggiando con la storia” a cura di Giuseppe Massari
giovedì 6 febbraio 2025
Ricorrendo il 2 febbraio il 374° anniversario della nascita del figlio più illustre della nostra città. Per censo e per il ruolo assunto all'interno della Chiesa Universale, sedendo sulla Cattedra di Pietro, ho pensato di utilizzare lo spazio odierno per fare un po' di chiarezza, utilizzando una fonte autorevole, degna di ogni considerazione sull'anno esatto di nascita di Pierfrancesco Orsini, figlio primogenito di Ferdinando III Orsini e Giovanna Frangipane della Tolfa.
Il domenicano padre Giuseppe Bartolomeo Vignato, massimo, qualificato e accreditato biografo dell'Orsini nel primo volume: Storia di Benedetto XIII dei Frati Predicatori, La Giovinezza, Antoniazzi Editore , Milano 1952, nel capitolo secondo, Primi anni, al primo paragrafo, riguardante la nascita, così scrive: "Benchè discordi nel giorno, concordano gli antichi biografi di Benedetto XIII nell'assegnargli qual data di nascita il febbraio 1649.
Secondo l'uso che dava per principio d'anno il primo o il venticinque marzo, o ancora la pasqua, non isbagliano essi. Secondo lo stile odierno, vigente allora anche in Puglia, dobbiam dire, invece, che egli nacque il 2 febbraio, non già del 1649, ma del 1650".
Una conferma sulla tesi di padre Vignato, ci viene dal contributo scritto da Costanza Stefanori: "Censimento delle lettere di Pierfrancesco Orsini e Giovanna Frangipane della Tolfa nell'Archivio Orsini dell'Archivio Storico Capitolino di Roma" e pubblicato all'interno della collettanea: Benedetto XIII Orsini Studi e Testi, curato dal Centro Studi Benedetto XIII di Gravina, Adda Editore, 2017 .
Scrive l'Archivista storica "L'elenco si apre con una lettera scritta da Giovanna della Tolfa ad Aquilio Gismondi il 25 settembre 1658, a poco più di un mese dalla morte del marito Ferrante Orsini, quando il figlio Pierfrancesco, un bambino di circa otto anni, aveva già ereditato il titolo di duca e i feudi di Gravina, Solofra, Sorbo e Galluccio.
L'iter cronologico della corrispondenza intercorsa tra la duchessa di Gravina ed il Gismondi, pari a 191, si conclude con una lettera indirizzata da Giovanna allo stesso Gismondi il 3 maggio 1672, quando Piefrancesco, ormai ventiduenne, è stato creato da pochi mesi cardinale presbitero di San Sisto".
Quanto ciò potesse bastare non è sufficiente ancora se scorrendo le pagine del succitato testo di padre Vignato, ci imbattiamo in una conferma vera e fondata, espressa da donna Giovanna Frangipane della Tolfa, madre del futuro frate domenicano. Chi meglio di lei, di una madre è in grado di asserire, confermare e testimoniare la nascita di un proprio figlio? "E' la stessa madre di lui, scrive l'autorevole biografo, che in data 27 settembre 1664 testualmente dichiara: "Questo signor duchino finì quattordici anni alli 2 di febbraio passato, e finirà i quindici alli 2 di febbraio venturo". I conti ora tornano, della serie: la matematica non è un'opinione.
Nonostante, però, questo dato inoppugnabile, molti storici o biografi dell'Orsini, ignari della testimonianza materna , si sono ostinati a riportare la data di nascita riferita all'anno 1649, non sbagliando come ha avuto modo di scrivere il Vignato, ma ingenerando, certamente confusione. Al termine di queste brevi note chiarificatrici, mi piace concludere riportando le parole scritte da chi ci ha accompagnato in questo viaggio, cioè padre Bepi, così come famigliarmente veniva chiamato padre Giuseppe Bartolomeo Vignato. "Su una tal data pare quindi che non resti campo a dubbi".
Il domenicano padre Giuseppe Bartolomeo Vignato, massimo, qualificato e accreditato biografo dell'Orsini nel primo volume: Storia di Benedetto XIII dei Frati Predicatori, La Giovinezza, Antoniazzi Editore , Milano 1952, nel capitolo secondo, Primi anni, al primo paragrafo, riguardante la nascita, così scrive: "Benchè discordi nel giorno, concordano gli antichi biografi di Benedetto XIII nell'assegnargli qual data di nascita il febbraio 1649.
Secondo l'uso che dava per principio d'anno il primo o il venticinque marzo, o ancora la pasqua, non isbagliano essi. Secondo lo stile odierno, vigente allora anche in Puglia, dobbiam dire, invece, che egli nacque il 2 febbraio, non già del 1649, ma del 1650".
Una conferma sulla tesi di padre Vignato, ci viene dal contributo scritto da Costanza Stefanori: "Censimento delle lettere di Pierfrancesco Orsini e Giovanna Frangipane della Tolfa nell'Archivio Orsini dell'Archivio Storico Capitolino di Roma" e pubblicato all'interno della collettanea: Benedetto XIII Orsini Studi e Testi, curato dal Centro Studi Benedetto XIII di Gravina, Adda Editore, 2017 .
Scrive l'Archivista storica "L'elenco si apre con una lettera scritta da Giovanna della Tolfa ad Aquilio Gismondi il 25 settembre 1658, a poco più di un mese dalla morte del marito Ferrante Orsini, quando il figlio Pierfrancesco, un bambino di circa otto anni, aveva già ereditato il titolo di duca e i feudi di Gravina, Solofra, Sorbo e Galluccio.
L'iter cronologico della corrispondenza intercorsa tra la duchessa di Gravina ed il Gismondi, pari a 191, si conclude con una lettera indirizzata da Giovanna allo stesso Gismondi il 3 maggio 1672, quando Piefrancesco, ormai ventiduenne, è stato creato da pochi mesi cardinale presbitero di San Sisto".
Quanto ciò potesse bastare non è sufficiente ancora se scorrendo le pagine del succitato testo di padre Vignato, ci imbattiamo in una conferma vera e fondata, espressa da donna Giovanna Frangipane della Tolfa, madre del futuro frate domenicano. Chi meglio di lei, di una madre è in grado di asserire, confermare e testimoniare la nascita di un proprio figlio? "E' la stessa madre di lui, scrive l'autorevole biografo, che in data 27 settembre 1664 testualmente dichiara: "Questo signor duchino finì quattordici anni alli 2 di febbraio passato, e finirà i quindici alli 2 di febbraio venturo". I conti ora tornano, della serie: la matematica non è un'opinione.
Nonostante, però, questo dato inoppugnabile, molti storici o biografi dell'Orsini, ignari della testimonianza materna , si sono ostinati a riportare la data di nascita riferita all'anno 1649, non sbagliando come ha avuto modo di scrivere il Vignato, ma ingenerando, certamente confusione. Al termine di queste brevi note chiarificatrici, mi piace concludere riportando le parole scritte da chi ci ha accompagnato in questo viaggio, cioè padre Bepi, così come famigliarmente veniva chiamato padre Giuseppe Bartolomeo Vignato. "Su una tal data pare quindi che non resti campo a dubbi".