Passeggiando con la storia
Don Luigi Sanseverino – Gramegna: sacerdote, musicista, maestro compositore
Rubrica “Passeggiando con la storia” a cura di Giuseppe Massari
giovedì 14 luglio 2022
Nasce a Gravina in Puglia il 26 ottobre 1912 dalla famiglia Sanseverino, adottato, successivamente, dalla famiglia Gramegna. Chi era, chi fu costui? Se non fosse stato un valente e prolifico musicista, compositore, direttore d'orchestra e di cori polifonici, certamente, non lo avremmo portato alla ribalta tra i figli illustri della nostra città. Sacerdote, formatosi tra il seminario minore di Gravina, prima, e quello maggiore di Molfetta dopo, scoprì, invogliato da valenti maestri, l'arte della musica, profondendo meraviglie e produzioni di intensissimo valore armonico, racchiuse in quella antologia musicale che fu Elegit te Dominus, pubblicata, nel 1998, a cura del Capitolo Cattedrale di Gravina, per i tipi della Carrara Edizioni Musicale, sotto la supervisione del monaco benedettino olivetano musicista Enrico Capaccioli.
Dopo le sue prime esperienze, la svolta. Nel 1949, su invito del cardinale Francis Joseph Spellmann, arcivescovo di New York, si recò in America, dove divenne organista e direttore concertatore presso la cattedrale di Saint Patrick. Durante questi anni potè perfezionare la meglio i suoi studi musicali, iscrivendosi al Conservatorio musicale annesso all'Università di Chicago. Qui conseguì la laurea che lo consacrò ufficialmente compositore e maestro d'orchestra. Gli anni americani lo segnarono e lo condizionarono ma non al punto da rinunciare al suo filone classico musicale da cui proveniva.
Il filone derivato dalla scuola barocca e classica di Perosi, a cui si sentiva particolarmente legato e a cui si era ispirato nelle sue dotte, e poderose composizioni. Dopo 10 anni di permanenza oltreoceano, fece ritorno in Italia, approdando a Bari, dove , per sei anni, fu Maestro di Cappella della Cattedrale di Bari. Cosa ci resta di lui? Cosa è stato raccolto della sua eredità? I brani raccolti nella riproduzione dei suoi spartiti e pubblicati nel volume Elegit te Dominus, il cui titolo è preso da una sua composizione.
In questa raccolta vi sono tutti i brani, molti dei quali vengono eseguiti dalla corale della Basilica cattedrale di Gravina che porta il suo nome. Alcuni sono testi originali, autografi, altri sono rimaneggiamenti, adattamenti, versioni rivisitate di noti canti liturgici. Christus vincit, Rex Regum, Io ti adoro, Oggi è nato, Nel mistero della notte, Dormi non piangere, Dormi o fanciul, Ninna nanna, Vieni bambinello, Dormi Jesu, Dormi bel bambino, A te gloria, Ecco il Messia, Hacnocte, Crux fidelis, Tenebrae factae sunt, O stella della sera, meglio conosciuta come Sirventese, Ave Maria, Maria che nome amabile, Ave Vergine clemente, Senti Madonna, Più che la neve, O Maria di sol vestita, Stringendo la corona, Veni Creator Spiritus, Santa Chiara, In quest'ora di grazie, Ecce Sacerdos Magnus, Jam non dicam, Missa "Gaudium et spes", Messa "SS.Pietro e Paolo", Missa "De Spiritu Sancto", Missa "Pro defunctis".
Nel 1967, per il Congresso Eucaristico Interdiocesano, musicò l'inno su parole del canonico don Domenico Farella. Il maestro salì sull'altare musicale della divina misericordia di Dio, il 13 febbraio 1982.
Dopo le sue prime esperienze, la svolta. Nel 1949, su invito del cardinale Francis Joseph Spellmann, arcivescovo di New York, si recò in America, dove divenne organista e direttore concertatore presso la cattedrale di Saint Patrick. Durante questi anni potè perfezionare la meglio i suoi studi musicali, iscrivendosi al Conservatorio musicale annesso all'Università di Chicago. Qui conseguì la laurea che lo consacrò ufficialmente compositore e maestro d'orchestra. Gli anni americani lo segnarono e lo condizionarono ma non al punto da rinunciare al suo filone classico musicale da cui proveniva.
Il filone derivato dalla scuola barocca e classica di Perosi, a cui si sentiva particolarmente legato e a cui si era ispirato nelle sue dotte, e poderose composizioni. Dopo 10 anni di permanenza oltreoceano, fece ritorno in Italia, approdando a Bari, dove , per sei anni, fu Maestro di Cappella della Cattedrale di Bari. Cosa ci resta di lui? Cosa è stato raccolto della sua eredità? I brani raccolti nella riproduzione dei suoi spartiti e pubblicati nel volume Elegit te Dominus, il cui titolo è preso da una sua composizione.
In questa raccolta vi sono tutti i brani, molti dei quali vengono eseguiti dalla corale della Basilica cattedrale di Gravina che porta il suo nome. Alcuni sono testi originali, autografi, altri sono rimaneggiamenti, adattamenti, versioni rivisitate di noti canti liturgici. Christus vincit, Rex Regum, Io ti adoro, Oggi è nato, Nel mistero della notte, Dormi non piangere, Dormi o fanciul, Ninna nanna, Vieni bambinello, Dormi Jesu, Dormi bel bambino, A te gloria, Ecco il Messia, Hacnocte, Crux fidelis, Tenebrae factae sunt, O stella della sera, meglio conosciuta come Sirventese, Ave Maria, Maria che nome amabile, Ave Vergine clemente, Senti Madonna, Più che la neve, O Maria di sol vestita, Stringendo la corona, Veni Creator Spiritus, Santa Chiara, In quest'ora di grazie, Ecce Sacerdos Magnus, Jam non dicam, Missa "Gaudium et spes", Messa "SS.Pietro e Paolo", Missa "De Spiritu Sancto", Missa "Pro defunctis".
Nel 1967, per il Congresso Eucaristico Interdiocesano, musicò l'inno su parole del canonico don Domenico Farella. Il maestro salì sull'altare musicale della divina misericordia di Dio, il 13 febbraio 1982.