Passeggiando con la storia
Francesco D’Alonzo: tenente colonnello, pluridecorato
Rubrica “Passeggiando con la storia” a cura di Giuseppe Massari
giovedì 11 novembre 2021
Di lui ha già scritto Amedeo Visci nel suo: "Gravina tra crepuscolo giolittiano e Grande Guerra (1909 – 1919)", nel 5° capitolo: "Gravina eroica", Edizioni Ermes, Potenza, 1992. Francesco D'Alonzo, nasce a Gravina il 13 aprile 1887. Avviandosi subito alla carriera militare, la sua vita è costellata di encomi, di riconoscimenti, di attestati e di medaglie. Il primo encomio gli arriva dal Capo di Stato Maggiore: "per aver prestato, tra il 1912 e il 1916, la sua opera in modo altamente lodevole come membro della Commissione e per l'Ordinamento delle Sezioni Mitragliatrici Campali leggere.
Partecipò al Grande conflitto, dal maggio 1915 al maggio del 1917,con il grado di Capitano, tra il Carso e l'Altipiano di Assago, riportando ferite durante quattro diversi fatti d'arme. La sua ascesa agli alti vertici militari fu rapida. Fu subito maggiore ed infine tenente colonnello, cioè con i gradi guadagnati sul campo. Tra gli attestati di stima, onorificenze, encomi, medaglie, il suo carnet è ricco. Si va da quelli stranieri a quelli italiani. Ricevette la Croce di guerra francese con palma e l'Ordine Militare Inglese. Le quattro medaglie conseguite, a novembre del 1915, a maggio del 1916, ad agosto dello stesso anno e a maggio del 1917, al valor militare furono d'argento.
Ebbe l'onore, rarissimo, di essere insignito anche della onorificenza di Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia. Nello scorrere del tempo, durante gli anni del primo conflitto mondiale, non mancarono altri e sempre nuovi traguardi. Ricevette, a giugno e a settembre del 1917 due medaglie di bronzo per due diverse operazioni ed impegni profusi a servizio della sua nazione. In seguito alle numerose ferite riportate, viene inviato in Tripolitania, in qualità di Comandante del Forte di SidìBilal. Fu proprio in Tripolitania, con determinazione del governo locale, che il 25 luglio 1918 venne insignito della Croce al merito di guerra.
Successivamente, per benemerenze di guerra, il Re, motu proprio, lo decora della Croce di Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro. Il suo medagliere si conclude annoverando, tra l'altro, il prestigioso titolo della Croce di Cavaliere Ufficiale della Corona d'Italia e Cavaliere dell'Ordine Coloniale della Stella d'Italia. Smessi i panni del militare, terminata la Grande guerra, tornò nella sua città natale dove ricoprì numerose cariche politiche, tra le quali quella di Segretario federale del Fascio. Stando al titolo di un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno, riportato in nota da Visci, si legge che D'Alonzo morì improvvisamente verso la fine di settembre del 1934.
Partecipò al Grande conflitto, dal maggio 1915 al maggio del 1917,con il grado di Capitano, tra il Carso e l'Altipiano di Assago, riportando ferite durante quattro diversi fatti d'arme. La sua ascesa agli alti vertici militari fu rapida. Fu subito maggiore ed infine tenente colonnello, cioè con i gradi guadagnati sul campo. Tra gli attestati di stima, onorificenze, encomi, medaglie, il suo carnet è ricco. Si va da quelli stranieri a quelli italiani. Ricevette la Croce di guerra francese con palma e l'Ordine Militare Inglese. Le quattro medaglie conseguite, a novembre del 1915, a maggio del 1916, ad agosto dello stesso anno e a maggio del 1917, al valor militare furono d'argento.
Ebbe l'onore, rarissimo, di essere insignito anche della onorificenza di Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia. Nello scorrere del tempo, durante gli anni del primo conflitto mondiale, non mancarono altri e sempre nuovi traguardi. Ricevette, a giugno e a settembre del 1917 due medaglie di bronzo per due diverse operazioni ed impegni profusi a servizio della sua nazione. In seguito alle numerose ferite riportate, viene inviato in Tripolitania, in qualità di Comandante del Forte di SidìBilal. Fu proprio in Tripolitania, con determinazione del governo locale, che il 25 luglio 1918 venne insignito della Croce al merito di guerra.
Successivamente, per benemerenze di guerra, il Re, motu proprio, lo decora della Croce di Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro. Il suo medagliere si conclude annoverando, tra l'altro, il prestigioso titolo della Croce di Cavaliere Ufficiale della Corona d'Italia e Cavaliere dell'Ordine Coloniale della Stella d'Italia. Smessi i panni del militare, terminata la Grande guerra, tornò nella sua città natale dove ricoprì numerose cariche politiche, tra le quali quella di Segretario federale del Fascio. Stando al titolo di un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno, riportato in nota da Visci, si legge che D'Alonzo morì improvvisamente verso la fine di settembre del 1934.