Passeggiando con la storia
L’Orsini in Puglia da cardinale e da papa
Rubrica “Passeggiando con la storia” a cura di Giuseppe Massari
giovedì 28 maggio 2020
Il 29 maggio del 1724, il cardinale frà Vincenzo Maria Orsini, arcivescovo di Benevento, veniva eletto Sommo Pontefice, dopo un conclave durato più di due mesi, iniziato, infatti, il 20 marzo dello stesso anno. A 296 anni da quel giorno, ci piace riprendere la figura di questo figlio illustre della nostra città, ripercorrendo le tappe dei suoi viaggi e della sua presenza in Puglia, al di là di Manfredonia, sua prima sede vescovile e di Gravina, nella cui città natale, da cardinale e, soprattutto quando viveva la madre, era venuto spesso. Venne anche nel 1714, da gennaio a giugno, in veste di Visitatore apostolico, in occasione della lunga sede vacante in cui si trovava la sede vescovile di Gravina.
Il viaggio che, idealmente si vuole compiere o la passeggiata storica odierna verte soprattutto su quelle città, su quei piccoli centri cittadini in cui è stato direttamente o indirettamente protagonista. Elementi storici poco noti che ho voluto riportare alla luce per dare spazio e risalto ad un impegno costante e pastorale di un uomo che seppe essere sempre uomo di Dio, impegnato a compiere la sua missione. Ovunque gli veniva chiesto di andare o da ovunque gli fosse avanzata una richiesta di privilegi, benefici e indulgenze da concedere.
Le tappe sono concentrate sulle sei province pugliesi. Seguendo, perciò l'ordine alfabetico di esse e dei comuni che vi fanno parte, partiamo da Bitetto, in provincia di Bari. Qui, nella cappella dove si si venerano le spoglie del Beato Giacomo, è conservato un busto in pietra del cardinale Orsini, a ricordo della sua visita compiuta, tra il 1680 e il 1682, quando era arcivescovo di Cesena.
Il nostro venne pellegrino al santuario e dinanzi ai resti mortali dell'umile laico professo "si inginocchiò per fare oratione", raccontano le cronache dell'epoca.
A Bitonto, sede vescovile unita aeque principaliter con la Metropolia di Bari, presso la chiesa di San Domenico, su una delle colonne dell'unica navata si conserva un dipinto di Papa Benedetto XIII, un olio su tela, risalente al XIII secolo. Da Bitonto a Gioia del Colle. Qui si conservano testimonianze lapidee. La prima nell'ex convento di San Francesco, in piazza Plebiscito, in cui si corda il decreto emanato perché la comunità religiosa fosse esentata da qualsiasi giurisdizione ordinaria. La seconda, invece, si trova all'interno della chiesa di San Francesco e riguarda la concessione di un privilegio, alla chiesa, da parte del pontefice.
A Monopoli vi sono più testimonianze. Vi sono due lapidi in cattedrale, a ricordo di benefici, privilegi e indulgenze concesse dal pontefice. L'altra iscrizione marmorea è situata all'interno della chiesa e del convento di San Domenico e ricorda la consacrazione della chiesa avvenuta il 27 febbraio 1682, nell'anno in cui, l'Orsini, ricopriva la carica di arcivescovo di Cesena. Terminando nella provincia di bari ci inoltriamo a Palo del Colle, dove, all'interno della chiesa di San Domenico è ancora leggibile una lapide che attesta la conferma di papa Benedetto XIII degli antichi privilegi concessi alla comunità dei suoi confratelli.
Passando alla Bat, incontriamo la città di Andria, la quale, all'interno della Chiesa di san Domenico, sulla porta della Sagrestia, conserva, in tela, il ritratto di Papa Benedetto XIII. Sempre all'interno della stessa chiesa vi è una incisione su marmo in memoria dei benefici concessi da Benedetto XIII e confermati dal suo successore. Per concludere, nel presbiterio della chiesa campeggia lo stemma cone le armi orsiniane. A Minervino Murge, invece, nella sagrestia della cattedrale, campeggia, insieme al quadro del concittadino e collaboratore del nostro papa, il cardinale Francesco Antonio Finy, un olio su tela del nostro.
Brindisi città è una miniera di documenti papali. Infatti nell'Archivio Capitolare Fondazione Biblioteca Pubblica Arcivescovile "A. De Leo" sono conservati una Bolla di Benedetto XIII ad Andrea Maddalena già vescovo di Ugento, arcivescovo eletto di Brindisi, per il possesso della nuova diocesi di Brindisi; una Lettera apostolica di Benedetto XIII all'arcivescovo di Brindisi Andrea Maddalena per la retta amministrazione spirituale e temporale della diocesi; una Lettera di Benedetto XIII per la conferma delle indulgenze della Scala Santa esistente in un monastero cittadino; una Lettera apostolica di Benedetto XIII per la ricostituzione nella cattedrale di Brindisi della confraternita del SS. Sacramento. Ad Oria, in provincia di Brindisi, invece, c'è un ritratto del papa Benedetto XIII, olio su tela. Ambito napoletano sec.XVIII, proveniente del Museo Kalefati e catalogato nella sezione Museo Kalaphetiano.
Nel foggiano, le città interessate sono tutte quelle visitate, in maniera straordinaria, dal cardinale Orsini, in qualità di Visitatore Apostolico, mentre era arcivescovo di Benevento. La maggior parte delle testimonianze sono racchiuse nelle lapidi celebrative degli eventi. Vi sono, in alcuni comuni, gli atti delle visite. I comuni "toccati" dal visitatore furono quelli della Diocesi di Lucera- Troia. Poi, in ordine alfabetico: Carlantino, Casalvecchio, Pietramontecorvino, San Marco La Catola, San Nicandro Garganico, Volturara Appula, Volturino.
Nella provincia di Lecce, "il pezzo forte" lo si trova nel santuario di Santa Maria di Leuca. Sotto il quadro della Madonna , posto al di sopra dell'altare maggiore, c'è un cartiglio in cui si legge che l'altare fu reso privilegiato con Breve del 26 gennaio 1726. A Casarano, a Nardò, Specchia e Tricase sussistono lapidi commemorative e celebrative di privilegi e di indulgenze concesse ad alcune chiese. Per concludere, a Castellaneta, in provincia di Taranto, nella Parrocchia di San Domenico vi è una lapide che conferma di tutti i privilegi concessi dai suoi predecessori e la concessione dell'indulgenza plenaria per gli altari.
Il viaggio che, idealmente si vuole compiere o la passeggiata storica odierna verte soprattutto su quelle città, su quei piccoli centri cittadini in cui è stato direttamente o indirettamente protagonista. Elementi storici poco noti che ho voluto riportare alla luce per dare spazio e risalto ad un impegno costante e pastorale di un uomo che seppe essere sempre uomo di Dio, impegnato a compiere la sua missione. Ovunque gli veniva chiesto di andare o da ovunque gli fosse avanzata una richiesta di privilegi, benefici e indulgenze da concedere.
Le tappe sono concentrate sulle sei province pugliesi. Seguendo, perciò l'ordine alfabetico di esse e dei comuni che vi fanno parte, partiamo da Bitetto, in provincia di Bari. Qui, nella cappella dove si si venerano le spoglie del Beato Giacomo, è conservato un busto in pietra del cardinale Orsini, a ricordo della sua visita compiuta, tra il 1680 e il 1682, quando era arcivescovo di Cesena.
Il nostro venne pellegrino al santuario e dinanzi ai resti mortali dell'umile laico professo "si inginocchiò per fare oratione", raccontano le cronache dell'epoca.
A Bitonto, sede vescovile unita aeque principaliter con la Metropolia di Bari, presso la chiesa di San Domenico, su una delle colonne dell'unica navata si conserva un dipinto di Papa Benedetto XIII, un olio su tela, risalente al XIII secolo. Da Bitonto a Gioia del Colle. Qui si conservano testimonianze lapidee. La prima nell'ex convento di San Francesco, in piazza Plebiscito, in cui si corda il decreto emanato perché la comunità religiosa fosse esentata da qualsiasi giurisdizione ordinaria. La seconda, invece, si trova all'interno della chiesa di San Francesco e riguarda la concessione di un privilegio, alla chiesa, da parte del pontefice.
A Monopoli vi sono più testimonianze. Vi sono due lapidi in cattedrale, a ricordo di benefici, privilegi e indulgenze concesse dal pontefice. L'altra iscrizione marmorea è situata all'interno della chiesa e del convento di San Domenico e ricorda la consacrazione della chiesa avvenuta il 27 febbraio 1682, nell'anno in cui, l'Orsini, ricopriva la carica di arcivescovo di Cesena. Terminando nella provincia di bari ci inoltriamo a Palo del Colle, dove, all'interno della chiesa di San Domenico è ancora leggibile una lapide che attesta la conferma di papa Benedetto XIII degli antichi privilegi concessi alla comunità dei suoi confratelli.
Passando alla Bat, incontriamo la città di Andria, la quale, all'interno della Chiesa di san Domenico, sulla porta della Sagrestia, conserva, in tela, il ritratto di Papa Benedetto XIII. Sempre all'interno della stessa chiesa vi è una incisione su marmo in memoria dei benefici concessi da Benedetto XIII e confermati dal suo successore. Per concludere, nel presbiterio della chiesa campeggia lo stemma cone le armi orsiniane. A Minervino Murge, invece, nella sagrestia della cattedrale, campeggia, insieme al quadro del concittadino e collaboratore del nostro papa, il cardinale Francesco Antonio Finy, un olio su tela del nostro.
Brindisi città è una miniera di documenti papali. Infatti nell'Archivio Capitolare Fondazione Biblioteca Pubblica Arcivescovile "A. De Leo" sono conservati una Bolla di Benedetto XIII ad Andrea Maddalena già vescovo di Ugento, arcivescovo eletto di Brindisi, per il possesso della nuova diocesi di Brindisi; una Lettera apostolica di Benedetto XIII all'arcivescovo di Brindisi Andrea Maddalena per la retta amministrazione spirituale e temporale della diocesi; una Lettera di Benedetto XIII per la conferma delle indulgenze della Scala Santa esistente in un monastero cittadino; una Lettera apostolica di Benedetto XIII per la ricostituzione nella cattedrale di Brindisi della confraternita del SS. Sacramento. Ad Oria, in provincia di Brindisi, invece, c'è un ritratto del papa Benedetto XIII, olio su tela. Ambito napoletano sec.XVIII, proveniente del Museo Kalefati e catalogato nella sezione Museo Kalaphetiano.
Nel foggiano, le città interessate sono tutte quelle visitate, in maniera straordinaria, dal cardinale Orsini, in qualità di Visitatore Apostolico, mentre era arcivescovo di Benevento. La maggior parte delle testimonianze sono racchiuse nelle lapidi celebrative degli eventi. Vi sono, in alcuni comuni, gli atti delle visite. I comuni "toccati" dal visitatore furono quelli della Diocesi di Lucera- Troia. Poi, in ordine alfabetico: Carlantino, Casalvecchio, Pietramontecorvino, San Marco La Catola, San Nicandro Garganico, Volturara Appula, Volturino.
Nella provincia di Lecce, "il pezzo forte" lo si trova nel santuario di Santa Maria di Leuca. Sotto il quadro della Madonna , posto al di sopra dell'altare maggiore, c'è un cartiglio in cui si legge che l'altare fu reso privilegiato con Breve del 26 gennaio 1726. A Casarano, a Nardò, Specchia e Tricase sussistono lapidi commemorative e celebrative di privilegi e di indulgenze concesse ad alcune chiese. Per concludere, a Castellaneta, in provincia di Taranto, nella Parrocchia di San Domenico vi è una lapide che conferma di tutti i privilegi concessi dai suoi predecessori e la concessione dell'indulgenza plenaria per gli altari.