Passeggiando con la storia
La Porta del Giorno del Signore è diventata tesi di laurea
Rubrica “Passeggiando con la storia” a cura di Giuseppe Massari
giovedì 25 marzo 2021
Dopo la realizzazione della nuova porta di bronzo, avvenuta circa 15 anni fa, voluta dall'allora vescovo, ora emerito, mons. Mario Paciello, in occasione dell'Anno dell'Eucarestia, posta all'ingresso est della nostra Basilica Cattedrale, fu pubblicato un testo illustrativo, esplicativo, didascalico sulla monumentale opera, La porta del Giorno del Signore, Grilli editore, Foggia 2005. Lo scultore, Giuseppe Di Marzo, un consolidato artista, scultore beneventano, ha attualizzato i grandi misteri della fede nei significati più profondi, utilizzando un linguaggio di immediata interpretazione, capace di "penetrare" nella mente e nel cuore di chi si sofferma a guardare la porta del "Giorno del Signore". Il tutto in 24 pannelli.
Tra le 24 formelle v'è ne una che si inserisce bene nel contesto della festa liturgica. Infatti, proprio oggi, la Chiesa festeggia la liturgia rifacendosi a quell'evento misterioso. Proprio su questa immagine, l'artista l'ha presentata nel modo seguente: "E dal nulla sembra venire l'Angelo che nell'"Annunciazione" rivela la nuova creazione dell'incarnazione, mentre abbraccia e dà calore alla figura tutta umana di Maria. A tale annuncio, Ella appare sconvolta e istintivamente porta le mai a difesa della propria creatura. Testimone naturale di tale evento non a caso è un gattino".
Da quel lontano 2005, sono passati 15 anni, ma non invano, se è vero che una giovane laureanda gravinese, Anna Lorusso, ha pensato bene di passare al setaccio del suo microscopio culturale, scientifico, religioso, storico ed artistico quell'immenso capolavoro, attraverso una tesi di laurea magistrale in Scienze religiose, relatore il professore don Enzo Fiore, discussa il mese scorso, presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose Interdiocesano Mons. A. Pecci di Matera, dal titolo: "Arte e Catechesi per un percorso di evangelizzazione a partire dal portale della Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta Gravina in Puglia".
Un omaggio al sacro ed austero tempio della cattolicità locale, attraverso la lettura e la rilettura di documenti d'archivio, conciliari, di testi editi di natura storica, ecclesiastica, artistica, così come si sono andati evolvendo nel tempo, nei secoli fino a giungere ai giorni nostri, al secolo attuale. Un impegno profuso con l'ausilio, il suggerimento, l'incoraggiamento dello stesso artista realizzatore, il quale ha saputo dare il suo tocco di sensibilità, spiegando personalmente i suoi "geniali guizzi", i suoi intuiti, le sue motivazioni ed ispirazioni.
Approcciandomi alla lettura della tesi, cosa che ho fatto con piacere, si percepisce subito il senso della fatica, l'amore sparso nel lungo periodo di ricerca e che trasuda dalle stesse pagine. Tra l'altro, la stessa laureanda, così si esprime: "La scelta del tema che ho deciso di sviluppare nel mio elaborato di tesi, nasce dal desiderio di analizzare dettagliatamente il portale della Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta di Gravina in Puglia, ricco di significati biblico - teologici.
Nell'attuale società secolarizzata purtroppo non è facile cogliere i valori artistici che ci circondano, se non in maniera superficiale. Nel nostro tempo, tuttavia, il linguaggio artistico delle immagini religiose, torna nuovamente ad essere uno strumento di catechesi ed evangelizzazione estremamente prezioso per il Cristianesimo. In numerose occasioni, la Chiesa cattolica ha sentito la necessità di evidenziare la centralità dell'arte nell'annuncio evangelico".
Un viaggio nel tempo motivato da ragioni di orgoglio cittadino, di appartenenza, di fede. Un insieme di fattori coincidenti e convergenti, a dimostrazione, a conferma che il sacro e l'arte si coniugano bene nell'interesse di quelli che sono i cuori che, all'unisono sono e devono essere in grado di cantare in sintonia con le labbra, con la mente le lodi, la magnificenza di tutto ciò che Dio mette a disposizione degli uomini.
La nostra Basilica Cattedrale ha avuto il suo valore storico, la sua importanza monumentale, la sua valenza religiosa, tutto ciò che può continuare ad avere se solo si ha amore verso la propria terra, le proprie origini; soprattutto se c'è gente, come Anna Lorusso, che studia, apprende, comprende, impara a sviscerare i lunghi corsi della storia per farli rivivere, per farli rigoglire, per non farli dimenticare.
Questo viaggio, fatto di meticolosa ricostruzione, ha visto il suo percorso svilupparsi in tre capitoli. Scrive l'autrice: "Nel primo capitolo, mi sono chiesta quale è stato il risultato del Concilio Ecumenico Vaticano II in relazione all'arte religiosa e sacra, e se l'insegnamento conciliare è stato recepito in modo corretto. Il mio territorio come ha risposto a queste esigenze, a queste innovazioni artistiche e teologiche? Nel secondo capitolo propongo un excursus storico della Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta, dalle sue origini alle varie fasi di ricostruzione, sino all'attuale edificio rinascimentale. Per completare il ragionamento, ho ritenuto doveroso accennare ai fuochi liturgici: il presbiterio e l'altare maggiore, l'ambone, il fonte battesimale e la cappella del Santissimo Sacramento.
Nel terzo capitolo, propongo l'evangelizzazione attraverso il portale d'ingresso della Cattedrale che restò deturpato fino al 2005 quando, il Vescovo Emerito Mario Paciello, delegò lo scultore Giuseppe Di Marzo di occuparsi della ricostruzione". Per concludere questo breve racconto, mi piace evidenziare il necessario apporto inserito nelle prime pagine della tesi. E' il glossario dei termini riferiti all'arte, ma, anche, agli aspetti e ai significati più intrinsecamente religiosi, di quegli oggetti, di quelle parti fuse nell'armonia dell'incanto, della bellezza, della vetustà che non invecchia mai.
Tra le 24 formelle v'è ne una che si inserisce bene nel contesto della festa liturgica. Infatti, proprio oggi, la Chiesa festeggia la liturgia rifacendosi a quell'evento misterioso. Proprio su questa immagine, l'artista l'ha presentata nel modo seguente: "E dal nulla sembra venire l'Angelo che nell'"Annunciazione" rivela la nuova creazione dell'incarnazione, mentre abbraccia e dà calore alla figura tutta umana di Maria. A tale annuncio, Ella appare sconvolta e istintivamente porta le mai a difesa della propria creatura. Testimone naturale di tale evento non a caso è un gattino".
Da quel lontano 2005, sono passati 15 anni, ma non invano, se è vero che una giovane laureanda gravinese, Anna Lorusso, ha pensato bene di passare al setaccio del suo microscopio culturale, scientifico, religioso, storico ed artistico quell'immenso capolavoro, attraverso una tesi di laurea magistrale in Scienze religiose, relatore il professore don Enzo Fiore, discussa il mese scorso, presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose Interdiocesano Mons. A. Pecci di Matera, dal titolo: "Arte e Catechesi per un percorso di evangelizzazione a partire dal portale della Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta Gravina in Puglia".
Un omaggio al sacro ed austero tempio della cattolicità locale, attraverso la lettura e la rilettura di documenti d'archivio, conciliari, di testi editi di natura storica, ecclesiastica, artistica, così come si sono andati evolvendo nel tempo, nei secoli fino a giungere ai giorni nostri, al secolo attuale. Un impegno profuso con l'ausilio, il suggerimento, l'incoraggiamento dello stesso artista realizzatore, il quale ha saputo dare il suo tocco di sensibilità, spiegando personalmente i suoi "geniali guizzi", i suoi intuiti, le sue motivazioni ed ispirazioni.
Approcciandomi alla lettura della tesi, cosa che ho fatto con piacere, si percepisce subito il senso della fatica, l'amore sparso nel lungo periodo di ricerca e che trasuda dalle stesse pagine. Tra l'altro, la stessa laureanda, così si esprime: "La scelta del tema che ho deciso di sviluppare nel mio elaborato di tesi, nasce dal desiderio di analizzare dettagliatamente il portale della Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta di Gravina in Puglia, ricco di significati biblico - teologici.
Nell'attuale società secolarizzata purtroppo non è facile cogliere i valori artistici che ci circondano, se non in maniera superficiale. Nel nostro tempo, tuttavia, il linguaggio artistico delle immagini religiose, torna nuovamente ad essere uno strumento di catechesi ed evangelizzazione estremamente prezioso per il Cristianesimo. In numerose occasioni, la Chiesa cattolica ha sentito la necessità di evidenziare la centralità dell'arte nell'annuncio evangelico".
Un viaggio nel tempo motivato da ragioni di orgoglio cittadino, di appartenenza, di fede. Un insieme di fattori coincidenti e convergenti, a dimostrazione, a conferma che il sacro e l'arte si coniugano bene nell'interesse di quelli che sono i cuori che, all'unisono sono e devono essere in grado di cantare in sintonia con le labbra, con la mente le lodi, la magnificenza di tutto ciò che Dio mette a disposizione degli uomini.
La nostra Basilica Cattedrale ha avuto il suo valore storico, la sua importanza monumentale, la sua valenza religiosa, tutto ciò che può continuare ad avere se solo si ha amore verso la propria terra, le proprie origini; soprattutto se c'è gente, come Anna Lorusso, che studia, apprende, comprende, impara a sviscerare i lunghi corsi della storia per farli rivivere, per farli rigoglire, per non farli dimenticare.
Questo viaggio, fatto di meticolosa ricostruzione, ha visto il suo percorso svilupparsi in tre capitoli. Scrive l'autrice: "Nel primo capitolo, mi sono chiesta quale è stato il risultato del Concilio Ecumenico Vaticano II in relazione all'arte religiosa e sacra, e se l'insegnamento conciliare è stato recepito in modo corretto. Il mio territorio come ha risposto a queste esigenze, a queste innovazioni artistiche e teologiche? Nel secondo capitolo propongo un excursus storico della Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta, dalle sue origini alle varie fasi di ricostruzione, sino all'attuale edificio rinascimentale. Per completare il ragionamento, ho ritenuto doveroso accennare ai fuochi liturgici: il presbiterio e l'altare maggiore, l'ambone, il fonte battesimale e la cappella del Santissimo Sacramento.
Nel terzo capitolo, propongo l'evangelizzazione attraverso il portale d'ingresso della Cattedrale che restò deturpato fino al 2005 quando, il Vescovo Emerito Mario Paciello, delegò lo scultore Giuseppe Di Marzo di occuparsi della ricostruzione". Per concludere questo breve racconto, mi piace evidenziare il necessario apporto inserito nelle prime pagine della tesi. E' il glossario dei termini riferiti all'arte, ma, anche, agli aspetti e ai significati più intrinsecamente religiosi, di quegli oggetti, di quelle parti fuse nell'armonia dell'incanto, della bellezza, della vetustà che non invecchia mai.