Passeggiando con la storia
Nozze d’oro di un Parrocchia: SS. Crocifisso
Rubrica “Passeggiando con la storia” a cura di Giuseppe Massari
giovedì 5 ottobre 2023
Il 1° ottobre 1973, cinquant'anni fa, la chiesa di San Sebastiano, con decreto di mons. Michele Giordano, Amministratore diocesano, viene elevata a Parrocchia con il titolo di SS. Crocifisso. Vicario Economo viene nominato don Franco Cicala. Il 1° del 1984, lo stesso sacerdote assume l'incarico di parroco.
Sappiamo tutti che la chiesa e l'annesso convento hanno la loro origine e nascita nel 1474. Vicende storiche alterne, che hanno interessato questo luogo come altri, passano anche attraverso le leggi napoleoniche di soppressione dei beni ecclesiastici oltre che di conventi, comunità religiose L'animazione pastorale è affidata ai Frati Minori Osservanti. La storia religiosa, storica, architettonica dell'intero complesso è lunga. Non è il caso di intrattenerci e riprenderla, visto che lo abbiamo fatto in diversi modi, sotto vari altri aspetti nel corso della presente rubrica, dedicando puntate particolari e mirate.
Per festeggiare questo anniversario ricoperto di oro, abbiamo deciso di percorrere un cammino diverso, insolito, inedito, poco conosciuto, forse originale. Rispolverare la memoria, attingendo dalle fonti scritte e storiche sui sacerdoti che, da rettori della chiesa, hanno garantito le celebrazioni liturgiche. Un giusto riconoscimento di gratitudine nei confronti di persone che hanno dedicato il loro ministero pastorale e hanno animato la vita di una chiesa e di un complesso in cui, non bisogna dimenticarlo, viveva la comunità religiosa delle Ancelle del Santuario, dedita alla gestione di un Ricovero di Mendicità e di un Orfanotrofio maschile.
Dal libro scritto da don Carlo Caputo: Servi inutili La Chiesa di Gravina e i suoi preti, Tipografica meridionale Cassano, 1986, apprendiamo che don Salvatore Bozzella, tra gli altri incarichi ministeriali ricoperti fu Rettore della chiesa di san Sebastiano. Forse fu il primo, considerando che siamo oltre la meta dell'800. Un altro sacerdote, che fu a lungo Rettore Spirituale della chiesa di S. Sebastiano, fu il canonico don Peppino Sicchitiello.
Don Vincenzo Lasorella, che era stato cappellano militare durante la prima guerra mondiale, tra gli incarichi che ricoprì all'interno della Chiesa particolare di Gravina, ci fu anche quello di essere stato, per lunghi anni rettore della chiesa di S. Sebastiano. Don Alfonso Nacucchi, prima di ricoprire l'incarico di parroco di S. Nicola e S. Cecilia, fu chiamato a svolgere il ruolo di rettore nella nostra chiesa.
Discorso a parte merita don Giovanni Martinelli. Egli nacque a Ceglie Messapica. Entrò giovanissimo nell'Ordine dei Minori Francescani. Uscitone, mons. Sanna accolse la sua richiesta di incardinazione nella nostra Diocesi come sacerdote secolare. Tra gli incarichi che ricoprì per molti anni, fino a vecchiaia inoltrata, ci fu, tra l'altro, anche quello di Rettore della chiesa di S. Sebastiano. Successore, possiamo dire, fu don Saverio Scaltrito, anch'egli per lunghi anni assolse al ministero di rettore.
Don Filippo Evangelista il 1932 lascia definitivamente Gravina per entrare nel Monastero benedettino di Cava dei Tirreni, facendosi monaco. Prima di questo passo vocazionale, anche lui, per circa tre anni, aveva ricoperto il ruolo di rettore della chiesa. Termina qui il breve exursus storico di coloro che hanno creato le premesse perché la chiesa fosse elevata a parrocchia A loro, sia pure elencati non in maniera cronologica, ma di età anagrafica, il merito, la gratitudine della città.
Sappiamo tutti che la chiesa e l'annesso convento hanno la loro origine e nascita nel 1474. Vicende storiche alterne, che hanno interessato questo luogo come altri, passano anche attraverso le leggi napoleoniche di soppressione dei beni ecclesiastici oltre che di conventi, comunità religiose L'animazione pastorale è affidata ai Frati Minori Osservanti. La storia religiosa, storica, architettonica dell'intero complesso è lunga. Non è il caso di intrattenerci e riprenderla, visto che lo abbiamo fatto in diversi modi, sotto vari altri aspetti nel corso della presente rubrica, dedicando puntate particolari e mirate.
Per festeggiare questo anniversario ricoperto di oro, abbiamo deciso di percorrere un cammino diverso, insolito, inedito, poco conosciuto, forse originale. Rispolverare la memoria, attingendo dalle fonti scritte e storiche sui sacerdoti che, da rettori della chiesa, hanno garantito le celebrazioni liturgiche. Un giusto riconoscimento di gratitudine nei confronti di persone che hanno dedicato il loro ministero pastorale e hanno animato la vita di una chiesa e di un complesso in cui, non bisogna dimenticarlo, viveva la comunità religiosa delle Ancelle del Santuario, dedita alla gestione di un Ricovero di Mendicità e di un Orfanotrofio maschile.
Dal libro scritto da don Carlo Caputo: Servi inutili La Chiesa di Gravina e i suoi preti, Tipografica meridionale Cassano, 1986, apprendiamo che don Salvatore Bozzella, tra gli altri incarichi ministeriali ricoperti fu Rettore della chiesa di san Sebastiano. Forse fu il primo, considerando che siamo oltre la meta dell'800. Un altro sacerdote, che fu a lungo Rettore Spirituale della chiesa di S. Sebastiano, fu il canonico don Peppino Sicchitiello.
Don Vincenzo Lasorella, che era stato cappellano militare durante la prima guerra mondiale, tra gli incarichi che ricoprì all'interno della Chiesa particolare di Gravina, ci fu anche quello di essere stato, per lunghi anni rettore della chiesa di S. Sebastiano. Don Alfonso Nacucchi, prima di ricoprire l'incarico di parroco di S. Nicola e S. Cecilia, fu chiamato a svolgere il ruolo di rettore nella nostra chiesa.
Discorso a parte merita don Giovanni Martinelli. Egli nacque a Ceglie Messapica. Entrò giovanissimo nell'Ordine dei Minori Francescani. Uscitone, mons. Sanna accolse la sua richiesta di incardinazione nella nostra Diocesi come sacerdote secolare. Tra gli incarichi che ricoprì per molti anni, fino a vecchiaia inoltrata, ci fu, tra l'altro, anche quello di Rettore della chiesa di S. Sebastiano. Successore, possiamo dire, fu don Saverio Scaltrito, anch'egli per lunghi anni assolse al ministero di rettore.
Don Filippo Evangelista il 1932 lascia definitivamente Gravina per entrare nel Monastero benedettino di Cava dei Tirreni, facendosi monaco. Prima di questo passo vocazionale, anche lui, per circa tre anni, aveva ricoperto il ruolo di rettore della chiesa. Termina qui il breve exursus storico di coloro che hanno creato le premesse perché la chiesa fosse elevata a parrocchia A loro, sia pure elencati non in maniera cronologica, ma di età anagrafica, il merito, la gratitudine della città.