Passeggiando con la storia
Nuovi particolari storici e documentali sul monumento funebre di Ferdinando III Orsini
Rubrica “Passeggiando con la storia” a cura di Giuseppe Massari
giovedì 30 novembre 2023
Alcuni anni fa, all'interno di questa rubrica, ci siamo già occupati di descrivere storicamente ed artisticamente il monumento funebre, eretto nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, alias Purgatorio, che custodisce i resti mortali di Ferdinando III Orsini, padre di papa Benedetto XIII e marito della duchessa Giovanna Frangipane della Tolfa. Ulteriori studi, approfondimenti e ricerche ci hanno fornito nuovi elementi per completare o corredare di nuovi spunti il suddetto manufatto sepolcrale. Da una pubblicazione del Museo D'Arte Sacra di Gravina, leggiamo quanto segue, riportandolo integralmente.
A luglio del 1660, giungono a Gravina da Napoli i pezzi che comporranno il mausoleo funebre del duca Ferdinando III nella chiesa di Santa Maria del Suffragio. L'apparato, una volta terminato, fu visitato dal vescovo e da altre personalità. La lapide, in italiano, recita così: "A Ferdinando Orsini, senatore romano - XI duca di Gravina- conte di Solofra e principe di Galluzzo morto a 37 anni (24.VIII. 1658) - i resti mortali da Napoli qui trasportati - Giovanna della Tolfa all'amato sposo e per sé preparò - perché uniti nell'amore - l'urna mescolasse le ceneri - Giovanna superstite eresse il monumento nel 1660".
Il monumento funebre era stato commissionato l'anno precedente come si rileva da una ricevuta di pagamento: Banco dello Spirito Santo, giornale di cassa 446, 2 gennaio 1660, e fu a' 30 dicembre 1659: "A Vincenzo Cioffo ducati centocinquanta, et per lui al signor Bartolomeo Mori, disse li paga in nome et parte della signora Giovanna della Tolfa duchessa di Gravina, et sono in conto di ducati settecentocinquantaquattro, intiero prezzo del deposito di marmo del quondam don Ferdinando Orsino duca di Gravina con tutti li adornamenti atorno con farli il desegno firmato da detto signor Bartolomeo, don Carlo Ragni, autenticato da notare Francesco Buonocore, et si conserva per detto Bartolomeo, qual deposito doverà consignarlo nella fine di luglio prossimo venturo dell'entrante anno 1660, con che detto signor Bartolomeo habbia a mandare una persona a sue spese a ponerla in opera nella città di Gravina, alla quale persona la detta signora duchessa doverà darli cavalcatura e spese per l'accesso et ricesso conforme più et pianamente si dechiara nell'istrumento stipulato a' 29 dicembre per notare Francesco Buonocore, al quale s'habbia relatione".
A luglio del 1660, giungono a Gravina da Napoli i pezzi che comporranno il mausoleo funebre del duca Ferdinando III nella chiesa di Santa Maria del Suffragio. L'apparato, una volta terminato, fu visitato dal vescovo e da altre personalità. La lapide, in italiano, recita così: "A Ferdinando Orsini, senatore romano - XI duca di Gravina- conte di Solofra e principe di Galluzzo morto a 37 anni (24.VIII. 1658) - i resti mortali da Napoli qui trasportati - Giovanna della Tolfa all'amato sposo e per sé preparò - perché uniti nell'amore - l'urna mescolasse le ceneri - Giovanna superstite eresse il monumento nel 1660".
Il monumento funebre era stato commissionato l'anno precedente come si rileva da una ricevuta di pagamento: Banco dello Spirito Santo, giornale di cassa 446, 2 gennaio 1660, e fu a' 30 dicembre 1659: "A Vincenzo Cioffo ducati centocinquanta, et per lui al signor Bartolomeo Mori, disse li paga in nome et parte della signora Giovanna della Tolfa duchessa di Gravina, et sono in conto di ducati settecentocinquantaquattro, intiero prezzo del deposito di marmo del quondam don Ferdinando Orsino duca di Gravina con tutti li adornamenti atorno con farli il desegno firmato da detto signor Bartolomeo, don Carlo Ragni, autenticato da notare Francesco Buonocore, et si conserva per detto Bartolomeo, qual deposito doverà consignarlo nella fine di luglio prossimo venturo dell'entrante anno 1660, con che detto signor Bartolomeo habbia a mandare una persona a sue spese a ponerla in opera nella città di Gravina, alla quale persona la detta signora duchessa doverà darli cavalcatura e spese per l'accesso et ricesso conforme più et pianamente si dechiara nell'istrumento stipulato a' 29 dicembre per notare Francesco Buonocore, al quale s'habbia relatione".