Passeggiando con la storia
Storia della Chiesa Cristiana Avventista del 7° giorno a Gravina
Rubrica “Passeggiando con la storia” a cura di Giuseppe Massari
giovedì 24 novembre 2022
Una comunità religiosa, di credenti che nasce nel lontano 1908, nella nostra città, è una delle pagine più sconosciute, mai venute alla luce, se non in occasione del centenario 1908 - 2008, celebrato con una pubblicazione, scritta a più mani, dalla quale abbiamo desunto le notizie che andremo a narrare. Pagine di storia locale scritte, vissute e raccontate non solo dai fondatori, ma, anche dai 32 Pastori che l'hanno retta, fino all'attuale, Claudio Calà
Tra i racconti nostrani spicca quello scritto da Mariangela Mastrodonato Lamuraglia: Breve storia della Chiesa di Gravina in Puglia, all'interno della pubblicazione: Centenario della Chiesa Cristiana Avventista del 7° giorno. Gravina in Puglia 25 ottobre 1908 – 25 ottobre 2008 Via F. Meninni, 283, Tipografia Tipostampa, settembre 2008.
E' un racconto avvincente, pregno di ricordi, di sentimenti, a partire dal pioniere che fu Pietro Creanza, emigrato in America nel 1901 e tornato a Gravina, alcuni anni dopo, per seminare il verbo di quella parola che aveva appreso e conosciuto oltre oceano. Lui già evangelico Battista, che si converte all'avventismo e torna nella sua città per seminare il germe di quella che diventerà una comunità religiosa numerosa. Una tra le più importanti d'Italia e del Sud.
Proseliti, fedeli al richiamo e al seguito di questo cammino di fede, furono quegli attivisti, quei missionari, quei pionieri che si chiamarono Gian Luigi Lippolis, Nicola Cupertino, Ginevrino Sabatino. Costoro, dopo aver dato buona prova di sé come colportori, venditori di bibbie, di opuscoli e testi evangelici, facendo della Chiesa di Gravina una delle più attive e protagoniste dei movimenti di risveglio dei secoli XVIII e XIX, furono chiamati a fungere da pastori e col passare del tempo più di uno di loro assunse anche funzioni direttive in seno alla Chiesa.
Le pagine del racconto, frutto del diario scritto da Mariangela Lamuraglia, disegnano le mappe di tappe continue e progressive, passando dalla prima sede, in casa del Creanza, in piazza Notar Domenico, per poi passare in via Girolamo Bruno, 11, mentre il numero sempre crescente di adesioni, spinse a dover trovare una nuova sede, più grande e fu quella in via Maurizio Lettieri, 28. Attualmente, il luogo di culto si trova in via Federico Meninni, 283, quasi in periferia, ma in ambienti più accoglienti, per il soddisfacimento di tutte le attività che sono state e vengono intraprese.
A tal proposito, su queste basi, è bene ricordare le attività e le iniziative intraprese dalla Chiesa di Gravina, con competenza e passione, nel corso del suo percorso centenario, caratterizzato, come ogni nuova realtà che nasce, da difficoltà, incomprensioni, delusioni, amarezze, ma con la consapevolezza di essere sulla strada giusta; sulle vie segnate dal Signore che chiama al servizio della fede e non della ragione umana.
Pertanto, a Gravina, i fratelli e le sorelle della comunità hanno dato vita a seminari sulla famiglia e sull'educazione dei figli; programmi tesi a promuovere la salute piena, di carattere sociale, culturale. Nello specifico, la Chiesa Avventista di gravina, sempre sensibile ai bisogni della gente più provata e nell'ambito di quella che si chiama promozione della persona umana, dal 1983, è presente sul territorio associazione di volontariato, in un primo tempo come OSA (Opera Sociale Avventista), trasformatasi, nel 1995 in ADRA (Agenzia di Sviluppo e Soccorso).
La sezione ADRA di Gravina, avendo una fervente animatrice in Brigida Laterza Cramarossa, ha aderito al progetto Nazionale ADRA – ITALIA, assicurando nel 1997 ospitalità presso famiglie gravinesi, altamurane e poggiorsinesi, di 20 bambini provenienti dalla Bielorussia nel primo anno e 40 nel secondo. Dopo la partenza dei ragazzi, l'attività non si è fermata, perché l'associazione si è impegnata nella raccolta di materiale che ha inviato, senza difficoltà in Bielorussia.
ADRA Gravina, oltre alla raccolta e alla distribuzione di alimenti di prima necessità e di indumenti alle famiglie bisognose presenti nella nostra città, ha raccolto ed inviato contribuiti per i terremotati del Molise, oltre ad aver collaborato, nel 1996, con la Prefettura di Bari, all'accoglienza degli albanesi nel campo profughi allestito a Cassano delle Murge.
Tra i racconti nostrani spicca quello scritto da Mariangela Mastrodonato Lamuraglia: Breve storia della Chiesa di Gravina in Puglia, all'interno della pubblicazione: Centenario della Chiesa Cristiana Avventista del 7° giorno. Gravina in Puglia 25 ottobre 1908 – 25 ottobre 2008 Via F. Meninni, 283, Tipografia Tipostampa, settembre 2008.
E' un racconto avvincente, pregno di ricordi, di sentimenti, a partire dal pioniere che fu Pietro Creanza, emigrato in America nel 1901 e tornato a Gravina, alcuni anni dopo, per seminare il verbo di quella parola che aveva appreso e conosciuto oltre oceano. Lui già evangelico Battista, che si converte all'avventismo e torna nella sua città per seminare il germe di quella che diventerà una comunità religiosa numerosa. Una tra le più importanti d'Italia e del Sud.
Proseliti, fedeli al richiamo e al seguito di questo cammino di fede, furono quegli attivisti, quei missionari, quei pionieri che si chiamarono Gian Luigi Lippolis, Nicola Cupertino, Ginevrino Sabatino. Costoro, dopo aver dato buona prova di sé come colportori, venditori di bibbie, di opuscoli e testi evangelici, facendo della Chiesa di Gravina una delle più attive e protagoniste dei movimenti di risveglio dei secoli XVIII e XIX, furono chiamati a fungere da pastori e col passare del tempo più di uno di loro assunse anche funzioni direttive in seno alla Chiesa.
Le pagine del racconto, frutto del diario scritto da Mariangela Lamuraglia, disegnano le mappe di tappe continue e progressive, passando dalla prima sede, in casa del Creanza, in piazza Notar Domenico, per poi passare in via Girolamo Bruno, 11, mentre il numero sempre crescente di adesioni, spinse a dover trovare una nuova sede, più grande e fu quella in via Maurizio Lettieri, 28. Attualmente, il luogo di culto si trova in via Federico Meninni, 283, quasi in periferia, ma in ambienti più accoglienti, per il soddisfacimento di tutte le attività che sono state e vengono intraprese.
A tal proposito, su queste basi, è bene ricordare le attività e le iniziative intraprese dalla Chiesa di Gravina, con competenza e passione, nel corso del suo percorso centenario, caratterizzato, come ogni nuova realtà che nasce, da difficoltà, incomprensioni, delusioni, amarezze, ma con la consapevolezza di essere sulla strada giusta; sulle vie segnate dal Signore che chiama al servizio della fede e non della ragione umana.
Pertanto, a Gravina, i fratelli e le sorelle della comunità hanno dato vita a seminari sulla famiglia e sull'educazione dei figli; programmi tesi a promuovere la salute piena, di carattere sociale, culturale. Nello specifico, la Chiesa Avventista di gravina, sempre sensibile ai bisogni della gente più provata e nell'ambito di quella che si chiama promozione della persona umana, dal 1983, è presente sul territorio associazione di volontariato, in un primo tempo come OSA (Opera Sociale Avventista), trasformatasi, nel 1995 in ADRA (Agenzia di Sviluppo e Soccorso).
La sezione ADRA di Gravina, avendo una fervente animatrice in Brigida Laterza Cramarossa, ha aderito al progetto Nazionale ADRA – ITALIA, assicurando nel 1997 ospitalità presso famiglie gravinesi, altamurane e poggiorsinesi, di 20 bambini provenienti dalla Bielorussia nel primo anno e 40 nel secondo. Dopo la partenza dei ragazzi, l'attività non si è fermata, perché l'associazione si è impegnata nella raccolta di materiale che ha inviato, senza difficoltà in Bielorussia.
ADRA Gravina, oltre alla raccolta e alla distribuzione di alimenti di prima necessità e di indumenti alle famiglie bisognose presenti nella nostra città, ha raccolto ed inviato contribuiti per i terremotati del Molise, oltre ad aver collaborato, nel 1996, con la Prefettura di Bari, all'accoglienza degli albanesi nel campo profughi allestito a Cassano delle Murge.