Passeggiando con la storia
Un Re passato da Gravina. Carlo di Borbone in viaggio da Napoli a Palermo nel 1735
Rubrica "Passeggiando con la storia"
giovedì 26 gennaio 2023
16.34
La storia, la nostra città, se conosciuta bene e fino in fondo, non manca di sorprese, magari occasionali, non volute. La storia non fa queste differenze. E' tale e resta sempre tale. Una parte storica, riguardante la nostra, è racchiusa nel titolo di questo testo di Francesco Caputo: " Il viaggio di Re Carlo di Borbone da Napoli a Palermo", pubblicato a cura dell'Associazione La Cavalcata del Borbone e dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Montescaglioso, in provincia di Matera.
Stralciamo alcune pagine, fino a giungere a quelle che ci interessano, partendo dalla conoscenza sommaria del personaggio, così come viene descritta dall'autore della pubblicazione. "Carlo fu il primogenito delle seconde nozze del padre, Filippo V, Re di Spagna e di Elisabetta Farnese, Duchessa di Parma e Piacenza. Era nato il 20 gennaio 1716 e per via materna era anche pretendente alla successione nel Granducato dei Medici in Toscana. La madre, che da sempre ambiva ad ottenere per il figlio un trono in Italia o in Europa, riuscì nel 1732 con la tutela della nonna, la Duchessa, già vedova, di Parma, a garantirgli i titoli delle due città emiliane e l'eredità toscana ove il ramo principale dei Medici era prossimo all'estinzione.
Con la guerra di successione polacca (1733/1734) gli equilibri politici e militari europei cambiarono ed i regnanti spagnoli inviarono in Italia un esercito sotto il comando del Duca di Montemar e del giovane Carlo con l'obiettivo di riconquistare il Regno di Napoli che dal 1707 era in mano agli Asburgo d'Austria. Il 20 Gennaio 1734 Carlo è ormai maggiorenne e avvia la campagna per la conquista di Napoli ove entra il 10 Maggio. Pochi giorni dopo Filippo V cedeva al figlio tutti i diritti della monarchia spagnola sul Regno.
Il 17 Maggio Carlo è acclamato Re a Napoli ed il 25 dello stesso mese, l'esercito borbonico comandato dal Montemar, sconfigge gli Austriaci nella battaglia di Bitonto. Carlo, riconosciuto Re non può cingere la corona di Napoli poiché Papa Clemente XII avanza un netto rifiuto al riconoscimento dell'investitura necessaria da parte della S. Sede per il trono di Napoli. All'interno della corte napoletana matura la soluzione giuridica al conflitto: Carlo sarà incoronato a Palermo, formalmente parte del Regno fin dall'epoca normanna, trono per il quale l'assenso pontificio non era necessario. Con tale premessa ed artificio giuridico, il 3 Gennaio 1735 Carlo inizia il viaggio verso Palermo ove il 3 Luglio fu incoronato Re".
Lungo questo viaggio, il sovrano tocca le nostre terre. Il 16 Gennaio, provenendo da Spinazzola, fa tappa a Poggiorsini "dove pranza nel casino del Duca di Gravina Orsini con l'Arcivescovo di Capua Don Mondillo Orsini, che rappresenta il nipote, Duca di Gravina, assente per impegni a Roma. Lo stesso giorno, in pompa magna, riceve l'omaggio dei rappresentanti di numerose città pugliesi e del Governatore di Altamura che aggiunge al corteo la scorta di un battaglione con duecento soldati. Su richiesta dei maggiorenti della città, concede ad Altamura la facoltà di spostare la fiera dal 25 al 12 Aprile, data che risultava più utile poiché anticipava le fiere di Bitonto e di Gravina".
In serata, "il corteo reale entra a Gravina in Puglia dove il Re è ospite nel grande palazzo del Duca di Gravina, assente e rappresentato dallo zio, Vescovo di Capua, (il già citato Mons. Mondillo Orsini). Tra grandi feste e sontuose cerimonie riceve l'omaggio della città e del Vescovo Mons. Olivieri e successivamente dei rappresentanti di numerose città pugliesi, specie demaniali, tra cui Altamura e Monopoli.Il re entra in città di Gravina da "Porta di San Tommaso", che da allora prende il nome di "Porta reale". L'indomani, 17 gennaio, il sovrano parte alla volta di Matera".
Stralciamo alcune pagine, fino a giungere a quelle che ci interessano, partendo dalla conoscenza sommaria del personaggio, così come viene descritta dall'autore della pubblicazione. "Carlo fu il primogenito delle seconde nozze del padre, Filippo V, Re di Spagna e di Elisabetta Farnese, Duchessa di Parma e Piacenza. Era nato il 20 gennaio 1716 e per via materna era anche pretendente alla successione nel Granducato dei Medici in Toscana. La madre, che da sempre ambiva ad ottenere per il figlio un trono in Italia o in Europa, riuscì nel 1732 con la tutela della nonna, la Duchessa, già vedova, di Parma, a garantirgli i titoli delle due città emiliane e l'eredità toscana ove il ramo principale dei Medici era prossimo all'estinzione.
Con la guerra di successione polacca (1733/1734) gli equilibri politici e militari europei cambiarono ed i regnanti spagnoli inviarono in Italia un esercito sotto il comando del Duca di Montemar e del giovane Carlo con l'obiettivo di riconquistare il Regno di Napoli che dal 1707 era in mano agli Asburgo d'Austria. Il 20 Gennaio 1734 Carlo è ormai maggiorenne e avvia la campagna per la conquista di Napoli ove entra il 10 Maggio. Pochi giorni dopo Filippo V cedeva al figlio tutti i diritti della monarchia spagnola sul Regno.
Il 17 Maggio Carlo è acclamato Re a Napoli ed il 25 dello stesso mese, l'esercito borbonico comandato dal Montemar, sconfigge gli Austriaci nella battaglia di Bitonto. Carlo, riconosciuto Re non può cingere la corona di Napoli poiché Papa Clemente XII avanza un netto rifiuto al riconoscimento dell'investitura necessaria da parte della S. Sede per il trono di Napoli. All'interno della corte napoletana matura la soluzione giuridica al conflitto: Carlo sarà incoronato a Palermo, formalmente parte del Regno fin dall'epoca normanna, trono per il quale l'assenso pontificio non era necessario. Con tale premessa ed artificio giuridico, il 3 Gennaio 1735 Carlo inizia il viaggio verso Palermo ove il 3 Luglio fu incoronato Re".
Lungo questo viaggio, il sovrano tocca le nostre terre. Il 16 Gennaio, provenendo da Spinazzola, fa tappa a Poggiorsini "dove pranza nel casino del Duca di Gravina Orsini con l'Arcivescovo di Capua Don Mondillo Orsini, che rappresenta il nipote, Duca di Gravina, assente per impegni a Roma. Lo stesso giorno, in pompa magna, riceve l'omaggio dei rappresentanti di numerose città pugliesi e del Governatore di Altamura che aggiunge al corteo la scorta di un battaglione con duecento soldati. Su richiesta dei maggiorenti della città, concede ad Altamura la facoltà di spostare la fiera dal 25 al 12 Aprile, data che risultava più utile poiché anticipava le fiere di Bitonto e di Gravina".
In serata, "il corteo reale entra a Gravina in Puglia dove il Re è ospite nel grande palazzo del Duca di Gravina, assente e rappresentato dallo zio, Vescovo di Capua, (il già citato Mons. Mondillo Orsini). Tra grandi feste e sontuose cerimonie riceve l'omaggio della città e del Vescovo Mons. Olivieri e successivamente dei rappresentanti di numerose città pugliesi, specie demaniali, tra cui Altamura e Monopoli.Il re entra in città di Gravina da "Porta di San Tommaso", che da allora prende il nome di "Porta reale". L'indomani, 17 gennaio, il sovrano parte alla volta di Matera".