Passeggiando con la storia
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Un secolo fa il primo Congresso Eucaristico Interdiocesano di Gravina

Rubrica “Passeggiando con la storia” a cura di Giuseppe Massari

Come preannunciato precedentemente, nel mese di gennaio scorso, oggi siamo a ricordare il terzo evento centenario della nostra gloriosa storia cittadina. Il primo Congresso Eucaristico Interdiocesano. Fu indetto da Mons. Giovanni Maria Sanna, Vescovo della Diocesi Gravina – Irsina dal 1922 al 1953, con una Lettera Pastorale, datata 27 giugno 1924, dal titolo: Due Centenari Diocesani, per celebrare due eventi che riguardavano l'allora diocesi: il primo relativo alle celebrazioni per l'ottavo centenario della restituzione della dignità episcopale alla città di Montepeloso, la vecchia Irsina; l'altro, che ci riguarda più da vicino e di cui tratteremo nel corso della puntata odierna, il secondo centenario della elevazione al pontificato di Frà Vincenzo Maria Orsini, col nome Benedetto XIII, avvenuta il 29 maggio 1724.

Il Congresso si svolse nei giorni dal 24 al 28 settembre del 1924. Preparato con cura, nei minimi dettagli e particolari, si avvalse della costituzione di un apposito Comitato presieduto dal Canonico Michele Nardone, i cui componenti furono: il Professore e Canonico don Giovanni Ariani, in qualità di Vice Presidente; segretario fu il Canonico Professore Girolamo Abbatista; cassiere il Canonico don Federico D'Alonzo. Gli altri componenti furono: Don Domenico Digiesi Canonico e Professore, il Sacerdote e Professore don Domenico Parrulli e il laico Professore Michele Tota.

Il Comitato fu coadiuvato dalle seguenti Commissioni. Commissione per gli Studi, il cui presidente fu il Canonico Teologo Don Giuseppe Loglisci; la Commissione per le Funzioni Religiose fu presieduta dal canonico Don Giovanni Colangelo; quella per la Musica – Canto ecc… fu affidata al Canonico Primcerio Professore Don Domenico Digiesi. Il Canonico Professore Don Giuseppe Arpaia ebbe l'onere di presiedere la Commissione per la Stampa. Per gli Addobbi, Illuminazione ecc… il Presidente designato fu il Canonico Professore Don Giovanni Ariani. Ci fu anche la Commissione preposta per gli Alloggi- Ricevimenti ecc… la cui organizzazione fu affidata al Canonico Professore Don Domenico Parrulli. Don Girolamo Abbatista ebbe l'incarico di presiedere quella "Per obolo e tessere".

Per queste importantissime e storiche giornate fu dato alle stampe un opuscolo celebrativo in cui Mons. Sanna, rivolgendo un invito alla partecipazione, alla condivisione e alla conoscenza del figlio più illustre di Gravina, scrive: "Gravinesi!, La commemorazione del Concittadino e Padre Comune Benedetto XIII ci richiama a Colui che della vita di lui fu scopo supremo e unica ragione, Gesù. In Gesù erano fissi, fervidamente, avidamente fissi i pensieri dell'Orsini; e da Gesù traeva luce, forza, pace, gaudio. Perciò Gesù rivive in lui, nella Sua sapienza, nella Sua bontà, nella Sua abnegazione, nella Sua gloria.

All'ambita grandezza del mondo l'Orsini rinunzia, preferendole l'umiltà, la oscurità della Croce; e agli agi sicuri e copiosi del mondo e alle fugaci gioie del secolo pospone la povertà e mortificazione di Cristo. La Gloria fuggita lo riconosce e raggiunge, coronandolo della più luminosa aureola di grandezza; ma non sarà essa sterile e meschino pascolo d'egoismo, ma mezzo a fulgide imprese di virtù e di pace. Le ricchezze aborrite gli ritornano più copiose: ma l'austerità mirabile della sua vita non ne viene sfiorata, mentre dilatansi fecondi, consolatori i palpiti generosi della mirabile carità di Lui.

Egli si umilia per Cristo: ma Cristo, secondo l'inviolabile impegno preso, mirabilmente lo esalta. Gravinesi, seguiamolo. Il Congresso Eucaristico ispiratoci dalla memoria del glorioso nostro Concittadino e Padre ci riconduca tutti a Gesù, alla Saua dottrina, alla Sua sapienza, alla Sua grazia, alla Sua vita. Se l'assillo dell'ambizione volesse spingerci a mettere sossopra i nostro fratelli per farcene sgabello, l'esempio di benedetto XIII, commento sublime agli insegnamenti della cristiana umiltà, rintuzzi l'assillo e disperda i sogni torbidi d'una gloria vana e iniqua.

Se la cupidigia ci sproni a non preoccuparci che di noi soli e pretenda chiuderci nel gretto cerchio del nostro egoismo, chiuso ogni accesso alle esigenze della giustizia, ai reclami accorati della equità e della carità, la incrollabile, tenerissima carità del nostro Grande atterri la dura e gelida barriera e, rinfocolando nel nostro spirito la vita di Cristo, ci renda antipatico ogni agio,, amara ogni gioia, non benedetti dalla gratitudine dei fratelli più umili e ci faccia sentire tutta la profonda, divina verità di quelle sante massime.

Chi non ama è morto; - noi sappiamo di essere stati trasferiti dalla morte alla vita perché amiamo i fratelli; - chi non ama il suo fratello è omicida. La gloria del nostro grande Concittadino e Padre sia luce e forza che ci stabilisca inviolabilmente nell'ordine, nell'attività nobile e generosa, nella salda pace fraterna".

L'invito del vescovo trovò ascolto nella partecipazione corale dei cittadini e fedeli gravinesi, i quali furono accompagnati dalle sagge e sapienti parole di coloro che seppero infondere semi di verità e di fede. Furono gli Arcivescovi e i Vescovi che parteciparono alle feste eucaristiche. Furono coloro che seppero animare le giornate sociali ad iniziare da Don Finia a padre Giovanni Semeria, all'Onorevole Pasquale Calderoni Martini, autore di una relazione biografica sul papato di Benedetto XIII, letta nel Seminario Diocesano di Gravina il 24 settembre 1924 alla presenza di Sua Eminenza il Cardinale Ascalesi e delle Autorità civili e militari della Provincia, il cui testo fu pubblicato l'anno successivo, presso i tipi di Achille Cimmaruta di Napoli, con la seguente dedica: "A.S.E. Mons. Fr. Giovanni Maria Sanna che nella sua Missione Episcopale sa far rifulgere virtù degne di Nenedetto XIII, fino a giungere agli avvocati Gramegna e Rossi, senza dimenticare gli interventi dei giovani di Azione Cattolica Mitolo, Benagiano e Ciminale, nonché le signorine La Rovere, Calderoni, Curri e Paladino.

In occasione di questo straordinario evento, anche lo storico locale, il dottor Domenico Nardone, pubblicò, presso lo Stabilimento Tipografico di A. Tarsia di Gioia del Colle, 1924, un opuscolo biografico: Benedetto P.P. XIII, dedicandolo, con le seguenti parole al presule diocesamo: A Mons. Fr. Giovanni Maria Sanna che Vescovo di Gravina e Irsina di sua iniziativa promosse i festeggiamenti Per il 2° Centenario dell'Elevazione a Pontefice di Benedetto XIII indicendo in Gravina Un Primo Congresso Eucaristico MCMXXIV".

Le giornate congressuali conclusive furono affidate all'eminentissimo Cardinale Alessio Ascalesi, "mirabile figura di apostolo, cui devesi in gran parte la splendida riuscita del Congresso". La scelta del porporato non fu a caso. Cadde su colui che era stato successore del cardinale Orsini sulla Cattedra episcopale di Benevento. Prima di terminare questo racconto è giusto evidenziare la storicità dell'evento immortalato in quel marmo collocato sulla facciata esterna della nostra Basilica Cattedrale, alle spalle della statua eretta alla fulgida figura di papa Orsini.
2 fotoUn secolo fa il primo Congresso Eucaristico Interdiocesano di Gravina
Arrivo del cardinale Ascalesi a Gravina Foto
Arrivo del cardinale Ascalesi a Gravina Foto
Copertina dellopuscolo celebrativo del Congresso Foto
Copertina dellopuscolo celebrativo del Congresso Foto
  • Giuseppe Massari
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