passeggiando con la storia 300622 vincenzo simone fotografo
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Passeggiando con la storia

Vincenzo Simone, Fotografo, Cavaliere Regio al Merito

Rubrica “Passeggiando con la storia” a cura di Giuseppe Massari

Nato a Gravina in Puglia il 5 aprile 1892, padre di 21 figli, cominciò ad esercitare la passione di fotografo durante gli anni della grande guerra. Terminato il servizio militare ed il conflitto, tornò nella sua città d'origine, industriandosi a fare lo scultore e l'intagliatore. Da questa attività scaturì il prodotto, l'arnese che lo avrebbe reso famoso ed immortale: la macchina fotografica. Con la sua inseparabile compagna di lavoro e di viaggio percorse, a dorso di un mulo l'intera Puglia, sconfinando in Basilicata, dove trovò materiale per i suoi denti. Paesaggi, città, scorci di paesi furono ripresi e proposti a coloro che divennero i suoi committenti: tabaccai, cartolai.

Cartoline ricordo, teche di memorie utilizzate dalla gente del posto, che usava, orgogliosamente, la corrispondenza per mostrare le proprie bellezze paesane. Questi prodotti d'arte, d'amore, di gusto e professionalità, oggi, a partire dal 1980, sono parte importante del Fondo Simone, comprensivo di 14.000 lastre in vetro per la stampa di cartoline raffiguranti località meridionali, acquistato nel 1980 dall'Amministrazione provinciale di Bari e conservato presso la Pinacoteca Corrado Giaquinto.

Nel testo Passages Settant'anni della Pinacoteca Provinciale di Bari a cura di Clara Gelao, Palomar Edizioni, Bari 1999, si legge che, proprio presso la Pinacoteca barese che, dall'11 dicembre 1997 al 28 febbraio 1998, fu allestita una mostra e il relativo catalogo, curati da Diego Mormorio, dal titolo: La Puglia nelle cartoline del Cavalier Simone.

Il 1930, concomitante la nascita di un altro figlio del Simone, a cui fu posto il nome di Umberto, il principe Umberto di Savoia gli inviò in dono una spilla con lo stemma sabaudo, insignendolo del titolo di cavaliere regio, dopo aver ricevuto un lavoro fotografico. L'evoluzione artistica e professionale di Simone subisce una svolta, quando, sul finire degli anni 50, inizi anni 60, pur mantenendo salde le sue radici in Gravina, decise di avviare la stessa attività a Bari, in via Michelangelo Signorile, 19, nel quartiere Madonnella. Fu in questi anni che il Simone perfezionò ed adeguò il suo lavoro alle continue e mutate esigenze. Iniziò a collaborare con la ditta Marzari di Schio, in provincia di Vicenza, una delle più importanti case editrici per cartoline a colori.

Infatti, le prime fotografie della nuova serie furono stampate nel 1962 e riguardano paesaggi e sfondi delle Isole Tremiti nel Gargano. Man mano che l'età avanzava e gli anni si facevano sempre più pesanti, subentrò il figlio Arnaldo, fin che potè, a portare avanti la difficile e pesante eredità paterna, anche se lui tenne cari i rituali della sua professione, mollati solo con la subentrata morte avvenuta, in quel di Bari, il 29 gennaio 1968, all'età di 76 anni. La sua memoria, le sue fatiche non sono andate perse e non sono state dimenticate. Gravina, memore di questo suo ingegnoso figlio, ha voluto tributargli l'onore di una via cittadina. Nel 1982, il Centro Studi e Ricerche Peucezia pubblicò un primo libro dedicato a questo importante fotografo, curato da Domenico Cornacchia, dal titolo: Profumo di una civiltà. Gravina attraverso foto e cartoline del fotografo Vincenzo Simone.
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