ZT un pittore sconosciuto
ZT un pittore sconosciuto
Passeggiando con la storia

ZT un pittore sconosciuto. Ci basta sapere che è presente a Gravina

Rubrica “Passeggiando con la storia” a cura di Giuseppe Massari

Dall'opera a più mani: "L'affresco del maestro ZT del XVI secolo nella chiesa Matrice di Corato (nuova ipotesi ricostruttiva) Magnini G. – Soldano L. – Sgarra G., siamo riusciti a risalire ad una identità più precisa di un pittore, le cui sembianze artistiche sono presenti nel ricco patrimonio artistico della nostra città. Chi era ZT? "Per quanto riguarda l'identità del maestro ZT, finora non si era mai riusciti ad associarlo a nessuna personalità artistica conosciuta. Nel corso del 2020, tuttavia, durante una serie di ricerche, effettuate da Francesco Lauciello presso l'Archivio Capitolare di Modugno, è stato ritrovato un contratto datato 1540 in cui vi era specificato che il cardinale Geronimo Grimaldi, uomo di spicco nel panorama ecclesiastico italiano, commissionava la realizzazione di un polittico, da dipingersi presso una cappella nella chiesa matrice di Santa Croce della città di Casamassima, ad un tale maestro Giorgio Teutonico, pittore laico residente nella città di Ruvo.
Il cognome di tale pittore rimanda tuttavia ad una provenienza nordica, probabilmente tra la Germania e le Fiandre. Nel contratto vi era la descrizione di come doveva essere realizzata la struttura dell'opera e, in base ad alcuni schemi iconografici delle figure dei santi, si è notato un richiamo inequivocabile allo stile del maestro ZT: sono infatti risultati molto simili agli schemi utilizzati per i polittici di Trani e di Tricarico. Pertanto nello stesso lavoro di ricerca, si è giunti all'ipotesi secondo la quale il maestro ZT potesse essere proprio Giorgio Teutonico, dove la T sta ad indicare il cognome, mentre la Z potrebbe essere un'alterazione del nome Giorgio che, nel parlare quotidiano veneto, diventa spesso Zorzi.

Tale alterazione potrebbe essersi originata forse a seguito dei numerosi scambi culturali con gli artisti veneti; nelle sue opere, difatti, vengono continuamente riprese suggestioni nordiche assieme ad influenze dell'arte veneta. Sulla base di tale ipotesi, quindi, il nome del maestro ZT diventerebbe appunto Zorzi Teutonico". In Puglia e in qualche paese della Basilicata la sua presenza è notevole. Di seguito, le realtà cittadine, o meglio, i luoghi sacri che possiedono le sue opere.

"A Gravina in Puglia nel Palazzo Vescovile, ci sono un gruppo di tavole formate da un trittico smembrato raffigurante la Madonna con Bambino tra Sant'Antonio e San Francesco, una predella con Cristo e gli Apostoli, un Cristo portacroce, due tavole con S. Nicola e S. Andrea, una Crocifissione e due tavole con i SS Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, Annunciata, Angelo Annunciante ed una Santa in preghiera .

È il nome di convenzione ricavato da un'iscrizione mutila posta nella parte inferiore della tavola della Madonna di Costantinopoli che era presente a Spinazzola nella cappella dell'ex Ospedale Santa Maria della Civita (già convento dei Cappuccini del XVI sec.), in cui, oltre al nome del committente, compare la data 1500, composta stranamente solo da cinque C non precedute dal millesimo e nelle ultime due lettere vi è il monogramma ZT nel quale si sono volute riconoscere appunto le iniziali del nome dell'artista. Probabilmente la tavola doveva essere parte di un polittico più vasto. Confronti stilistici hanno in seguito consentito di affiancare alla tavola un consistente numero di opere rintracciate in Puglia e in Basilicata che sono riferibili più o meno al pittore ZT e ne fanno uno degli interpreti più rappresentativi di alcuni fenomeni della cultura artistica pugliese della prima metà del XVI secolo.

Le altre opere attribuite al Maestro ZT sono presenti: A Bari, nel Museo Diocesano in cui è presente dal 1961 la Madonna con Bambino proveniente dalla Chiesa Matrice di Modugno. Ha nel l'angolo inferiore sinistro due segni (simili a due zeta) che sono stati interpretati come 33, ovvero 1533; riveste per gli studiosi particolare interesse poiché fonde elementi ed influenze della scuola bizantina e di scuola veneta. A Ruvo di Puglia, nella Chiesa del Purgatorio si trova una Madonna con Bambino e confratelli con San Cleto, San Biagio, San Sebastiano, San Rocco, Santa Irene e San Leonardo del 1537 (fig. 20), mentre nella Cattedrale è presente la Madonna di Costantonopoli, datata 1539. A Trani, nel Museo Diocesano c'è un polittico con San Magno tra Nicola di Myra e San Girolamo, nella lunetta Madonna col bambino tra Santa Barbara e Santa Caterina d'Alessandria.
Infine a Tricarico nella Cattedrale c'è la Madonna con Bambino tra i San Francesco e Sant'Antonio, con la relativa lunetta con l'Annunciazione tra Santa Chiara e Santa Caterina d'Alessandria e nella predella Cristo tra gli Apostoli. Mentre altre opere di pittori affini allo ZT, sono presenti: Ad Alezio, nella Chiesa di Santa Maria della Lizza, con una serie di affreschi datati 1523. A Gallipoli nella Chiesa di San Francesco con una serie di affreschi. A Barletta nella Chiesa di San Giacomo vi è una Madonna con Bambino datata 1536. Nella Chiesa di Sant'Andrea vi è un Sant'Antonio da Padova ed una Madonna con Bambino.
  • Giuseppe Massari
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