Atletica
Giuseppe Scarci tra i 30mila della Maratona di Valencia
L’atleta gravinese realizza il suo miglior tempo personale
Gravina - martedì 6 dicembre 2022
12.00
Quando sacrificio misto a sofferenza ti consentono di arrivare al traguardo, stremato, ma felice, dopo oltre 42 chilometri di corsa. Una soddisfazione ed una emozione inappagabili, che Giuseppe Scarci ha voluto descriverci al termine della Marathon Valencia Trinidad Alfonso 2022, alla quale ha partecipato lo scorso fine settimana. Unico gravinese alla 43esima edizione della gara podistica spagnola, il 40enne atleta della Smart Runners Gravina, alla seconda maratona della sua vita, domenica era tra gli oltre 30mila appassionati della corsa provenienti da tutto il mondo che hanno percorso le strade di Valencia. "La città dei runners – spiega Scarci- perché le strade sono piene di gente che ti incita in maniera pazzesca, dando uno scatto di adrenalina agli atleti, che io non avevo mai provata fino ad ora".
Ma quella di Valencia è conosciuta anche come "La maratona dei record", perché molti podisti, anche professionisti, arrivano da tutto il mondo per migliorare il proprio tempo personale. "Ed io ci sono riuscito" - afferma con compiacimento Giuseppe, che a fine gara ha fermato il cronometro a 2 ore e 37 minuti, realizzando il suo record personale e mettendo la firma nella storia dell'atletica gravinese.
Un tempo giunto al termine di una maratona travagliata. "Una gara perfetta, fino a quando, a 4 km dal traguardo, mi sono procurato una distorsione alla caviglia" -racconta l'atleta gravinese. "Un infortunio che mi ha reso la corsa impossibile. 4mila lunghissimi metri ancora da percorrere con la caviglia destra mal messa". Molti a quel punto si sarebbero ritirati, ma non Giuseppe che, stoico, ha deciso di continuare. "In quel frangente ho pianto di dolore, ma non mi sono arreso. Ho corso con tutte le mie forze più veloce che potessi, raggiungendo il traguardo e registrando anche il mio Personal Best" -conclude l''atleta gravinese, giunto tra i primi 800 podisti della corsa Iberica.
Un risultato ragguardevole che spinge Giuseppe ad andare oltre ed a porsi altri obiettivi e traguardi ambiziosi che al momento, forse per scaramanzia, l'atleta gravinese non vuole svelarci.
Ma quella di Valencia è conosciuta anche come "La maratona dei record", perché molti podisti, anche professionisti, arrivano da tutto il mondo per migliorare il proprio tempo personale. "Ed io ci sono riuscito" - afferma con compiacimento Giuseppe, che a fine gara ha fermato il cronometro a 2 ore e 37 minuti, realizzando il suo record personale e mettendo la firma nella storia dell'atletica gravinese.
Un tempo giunto al termine di una maratona travagliata. "Una gara perfetta, fino a quando, a 4 km dal traguardo, mi sono procurato una distorsione alla caviglia" -racconta l'atleta gravinese. "Un infortunio che mi ha reso la corsa impossibile. 4mila lunghissimi metri ancora da percorrere con la caviglia destra mal messa". Molti a quel punto si sarebbero ritirati, ma non Giuseppe che, stoico, ha deciso di continuare. "In quel frangente ho pianto di dolore, ma non mi sono arreso. Ho corso con tutte le mie forze più veloce che potessi, raggiungendo il traguardo e registrando anche il mio Personal Best" -conclude l''atleta gravinese, giunto tra i primi 800 podisti della corsa Iberica.
Un risultato ragguardevole che spinge Giuseppe ad andare oltre ed a porsi altri obiettivi e traguardi ambiziosi che al momento, forse per scaramanzia, l'atleta gravinese non vuole svelarci.