Ciclismo
Mountain Bike, i risultati della mediofondo Bosco Difesa Grande
Oltre 300 partecipanti alla ottava edizione della gara ciclistica fuori strada
Gravina - martedì 22 marzo 2022
11.00 Comunicato Stampa
Squadra che vince non si cambia. E questo l'ASD Team Amicinbici Losacco Bike lo sa benissimo, da 8 anni è sempre la consueta compagina gravinese affiatata, gli stessi volti, le stesse energie, i medesimi entusiasmi a trasformare in realtà ogni edizione della Mediofondo Bosco Difesa Grande. Ciò che può cambiare, talvolta, è il percorso o la logistica, specialmente se condizionato da cause di forza maggiore. Il grande incendio del luglio 2021 aveva seriamente messo a rischio quel paradiso che è il Bosco Difesa Grande di Gravina in Puglia e molti dei sentieri tradizionali della corsa ciclistica, disputata da sempre sotto l'egida della Federazione Ciclistica Italiana non saranno più percorribili per qualche anno. Così, per questa ottava edizione, si è operata una rivoluzione nel tracciato, a cominciare dalla partenza e arrivo ospitate dalla Cantina "Colli della Murgia" per completarsi in numerosi scorsi del tutto inediti, sia all'interno che all'esterno del bosco.
Una novità che, a ben vedere, è stata gradita dai 300 partecipanti complessivi (220 per la corsa agonistica di 45 km e 80 per l'escursionistica di 22 km) e che ha riservato notevoli spunti sia sotto l'aspetto agonistico che simbolico.
Plauso agli organizzatori rivolto anche dal Coordinatore della Mountain Bike in seno al Comitato Regionale Pugliese della Federazione Ciclistica, Mimmo Del Vecchio: «Percorso molto suggestivo, passare dalle basi missilistiche degli anni della Guerra Fredda proprio in questi giorni ha fatto venire i brividi e ci ha caricati di suggestione. Strappi duri, organizzazione perfetta, incroci controllati bene, un mix per tutti i gusti per assecondare tutte le inclinazioni dei singoli atleti. Questo è un appuntamento storico, nonostante il tempo incerto e le concomitanze di altri eventi importanti ha portato a casa un ottimo risultato, segno che la Mediofondo Bosco Difesa Grande è sempre un evento cerchiato in rosso sul calendario dei ciclisti appassionati».
Il grande protagonista della gara, il tranese Marco Larossa, ha preso il volo "pronti via", prima ancora di transitare dalle rampe di lancio dell'ex suggestiva base dei missili Jupiter, attraversata dalla carovana della corsa con lo scopo simbolico di colorare con la cromia della pace un luogo che ricorda la stupidità delle guerre. Quelle combattute per le armi, almeno, perché quelle agonistiche, in sella a una bicicletta, sono da vivere sino in fondo: lo hanno dimostrato gli inseguitori, un gruppetto composto per tutta la gara da Giandomenico Martellotta, Antonio Notarpietro, Michele Diaferia e Giacomo Scardigno che non si è mai lasciato intimorire e per un breve tratto ha anche finalizzato l'inseguimento (Martellotta ha infatti raggiunto Larossa dopo lo scollinamento della salita principe di giornata, salvo poi perdere contatto dal vincitore nelle fasi finali di corsa). Sul traguardo Marco Larossa ha chiuso l'impresa di giornata bloccando i cronometri in 1 ora 38 minuti e 36 secondi, all'ottima quanto insolita media (per la mountain bike) di 27,38 km/h. Completano il podio Martellotta (Team Preview Sei Sport, a 28") e Notarpietro (New Bike Andria, a 2'05"). Prima delle ragazze, che ancora purtroppo soffrono di bassissimi numeri alla partenza, la tenace lucana Ilenia Matilde Fulgido (Ciclo Team Valnoce, in 2h:01'20" alla media di 22,25 Km/h).
Una novità che, a ben vedere, è stata gradita dai 300 partecipanti complessivi (220 per la corsa agonistica di 45 km e 80 per l'escursionistica di 22 km) e che ha riservato notevoli spunti sia sotto l'aspetto agonistico che simbolico.
Plauso agli organizzatori rivolto anche dal Coordinatore della Mountain Bike in seno al Comitato Regionale Pugliese della Federazione Ciclistica, Mimmo Del Vecchio: «Percorso molto suggestivo, passare dalle basi missilistiche degli anni della Guerra Fredda proprio in questi giorni ha fatto venire i brividi e ci ha caricati di suggestione. Strappi duri, organizzazione perfetta, incroci controllati bene, un mix per tutti i gusti per assecondare tutte le inclinazioni dei singoli atleti. Questo è un appuntamento storico, nonostante il tempo incerto e le concomitanze di altri eventi importanti ha portato a casa un ottimo risultato, segno che la Mediofondo Bosco Difesa Grande è sempre un evento cerchiato in rosso sul calendario dei ciclisti appassionati».
Il grande protagonista della gara, il tranese Marco Larossa, ha preso il volo "pronti via", prima ancora di transitare dalle rampe di lancio dell'ex suggestiva base dei missili Jupiter, attraversata dalla carovana della corsa con lo scopo simbolico di colorare con la cromia della pace un luogo che ricorda la stupidità delle guerre. Quelle combattute per le armi, almeno, perché quelle agonistiche, in sella a una bicicletta, sono da vivere sino in fondo: lo hanno dimostrato gli inseguitori, un gruppetto composto per tutta la gara da Giandomenico Martellotta, Antonio Notarpietro, Michele Diaferia e Giacomo Scardigno che non si è mai lasciato intimorire e per un breve tratto ha anche finalizzato l'inseguimento (Martellotta ha infatti raggiunto Larossa dopo lo scollinamento della salita principe di giornata, salvo poi perdere contatto dal vincitore nelle fasi finali di corsa). Sul traguardo Marco Larossa ha chiuso l'impresa di giornata bloccando i cronometri in 1 ora 38 minuti e 36 secondi, all'ottima quanto insolita media (per la mountain bike) di 27,38 km/h. Completano il podio Martellotta (Team Preview Sei Sport, a 28") e Notarpietro (New Bike Andria, a 2'05"). Prima delle ragazze, che ancora purtroppo soffrono di bassissimi numeri alla partenza, la tenace lucana Ilenia Matilde Fulgido (Ciclo Team Valnoce, in 2h:01'20" alla media di 22,25 Km/h).