Politica
Giunta: il movimento cinque stelle rifiuta l’offerta del sindaco
Le consigliere pronte a vigilare, controllare e denunciare si candidano alla presidenza del consiglio
Gravina - giovedì 6 luglio 2017
11.09
Rifiutano e tirano dritto per la propria strada i pentastellati gravinesi.
Dopo giorni di silenzio il gruppo pentastellato ha declinato l'invito del primo cittadino Alesio Valente che a poche ore dalla proclamazione ufficiale aveva offerto l'incarico da vice sindaco a Raffaella Colavito, in risposta ad un appello firmato da un noto esponente Cinque stelle che chiedeva incarichi istituzionali tanto per il movimento grillino quanto per la coalizione di centro destra guidata da Mimmo Romita.
Una proposta vera? Una provocazione? Non lo sapremo mai.
Quel che è certo è che il "governissimo" Pd – Cinque stelle non sarà mai realtà.
Il gruppo pentastellato, infatti, ha fatto sapere attraverso una nota che "il Movimento 5 Stelle non ha mai proposto né mai accetterà di far parte della futura giunta, per rispetto dei principi fondanti il Movimento e della fiducia ricevuta dai cittadini, la quale impone l'obbligo morale di rispettare il ruolo istituzionale affidatogli dell'elettorato gravinese lo scorso 11 Giugno".
Pertanto: "Le neo elette portavoce Raffaella Colavito, Ketti Lorusso e Rosa Cataldi assolveranno il compito di consigliere di opposizione lavorando in maniera proficua, costante e costruttiva per il bene della comunità, rinunciando ad ogni sterile forma di ostruzionismo, lontana dal nostro modo di agire. Il Movimento 5 Stelle nasce dall'esigenza di riportare la politica sul piano della legalità e dell'etica, attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini alla gestione della cosa pubblica, pertanto sarà dovere delle nostre rappresentanti vigilare, controllare e denunciare, qualora tali principi vengano meno".
Rifiutato il posto in giunta le tre neo consigliere sono tuttavia pronte "a ricoprire un ruolo di garanzia all'interno del consiglio comunale, come la carica di Presidente del Consiglio. Si tratta di ruolo istituzionale e non politico che può essere riservato alle opposizioni direttamente dalla maggioranza dei membri dell'assise comunale. Se eletto come Presidente del Consiglio comunale, il portavoce m5s si impegna a dimezzare l'indennità prevista".
Idee chiare e testa alta in casa cinque stelle lasciando l'uscio aperto solo per le "potenziali proposte e progetti della maggioranza, destinate a procurare un reale vantaggio collettivo quale segno di maturità e di senso civico".
La palla a questo punta passa nuovamente alla maggioranza: saranno così galanti da lasciare lo scanno più alto dell'aula consiliare ad una donna Cinque stelle?
Dopo giorni di silenzio il gruppo pentastellato ha declinato l'invito del primo cittadino Alesio Valente che a poche ore dalla proclamazione ufficiale aveva offerto l'incarico da vice sindaco a Raffaella Colavito, in risposta ad un appello firmato da un noto esponente Cinque stelle che chiedeva incarichi istituzionali tanto per il movimento grillino quanto per la coalizione di centro destra guidata da Mimmo Romita.
Una proposta vera? Una provocazione? Non lo sapremo mai.
Quel che è certo è che il "governissimo" Pd – Cinque stelle non sarà mai realtà.
Il gruppo pentastellato, infatti, ha fatto sapere attraverso una nota che "il Movimento 5 Stelle non ha mai proposto né mai accetterà di far parte della futura giunta, per rispetto dei principi fondanti il Movimento e della fiducia ricevuta dai cittadini, la quale impone l'obbligo morale di rispettare il ruolo istituzionale affidatogli dell'elettorato gravinese lo scorso 11 Giugno".
Pertanto: "Le neo elette portavoce Raffaella Colavito, Ketti Lorusso e Rosa Cataldi assolveranno il compito di consigliere di opposizione lavorando in maniera proficua, costante e costruttiva per il bene della comunità, rinunciando ad ogni sterile forma di ostruzionismo, lontana dal nostro modo di agire. Il Movimento 5 Stelle nasce dall'esigenza di riportare la politica sul piano della legalità e dell'etica, attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini alla gestione della cosa pubblica, pertanto sarà dovere delle nostre rappresentanti vigilare, controllare e denunciare, qualora tali principi vengano meno".
Rifiutato il posto in giunta le tre neo consigliere sono tuttavia pronte "a ricoprire un ruolo di garanzia all'interno del consiglio comunale, come la carica di Presidente del Consiglio. Si tratta di ruolo istituzionale e non politico che può essere riservato alle opposizioni direttamente dalla maggioranza dei membri dell'assise comunale. Se eletto come Presidente del Consiglio comunale, il portavoce m5s si impegna a dimezzare l'indennità prevista".
Idee chiare e testa alta in casa cinque stelle lasciando l'uscio aperto solo per le "potenziali proposte e progetti della maggioranza, destinate a procurare un reale vantaggio collettivo quale segno di maturità e di senso civico".
La palla a questo punta passa nuovamente alla maggioranza: saranno così galanti da lasciare lo scanno più alto dell'aula consiliare ad una donna Cinque stelle?