Politica
I tecnici si dimettono?
Tutto pronto per il grande ritorno della politica, Valente studia come congedare la giunta tecnica
Gravina - sabato 9 maggio 2015
E' tutto deciso: giunta tecnica dimissionaria entro la prossima settimana. Poi, via libera alla composizione del governo politico.
Dopo mesi di discussione la maggioranza Valente ritrova "l'agibilità politica" e, in un documento sottoscritto da tutte le forze politiche giovedì sera, ribadisce la necessità di "ripartire con forte accelerazione nella realizzazione e nel completamento del programma elettorale".
Non prima però di aver espresso "apprezzamento" nei confronti degli assessori supplenti che hanno consentito "il prosieguo della vita amministrativa" e ai quali "va l'apprezzamento per l'operato sin qui svolto".
L'uscita di scena da parte dei quattro "assessori tecnici" è stata dunque sancita e secondo i ben informati già martedì prossimo potrebbero lasciare palazzo di città. Un addio su cui starebbero lavorando il sindaco in prima persona coadiuvato da qualche esponente di primo piano della politica locale perché "non si possono buttare via come una scarpa vecchia questi assessori" mugugnano nel Palazzo.
"E' gente per bene questa, sono tutti professionisti che meritano rispetto, per questo il sindaco sta valutando attentamente il modo migliore per farli dimettere" confermano sotto voce dall'entourage di Valente.
Sottoscritto a maggioranza il documento politico, nella riunione di giovedì sera il sindaco avrebbe chiesto ancora pochi giorni di tempo per consentire agli assessori di ultimare i lavori già avviati e di partecipare a incontri e cerimonie pubbliche già fissate in calendario. Ai partiti, intanto, il compito di preparare una rosa di nomi, un massimo di tre per ogni partito, su cui il sindaco Valente farà ricadere la propria scelta.
Il primo cittadino, però, preferisce non commentare le vicende politiche di questi ultimi giorni rimandando eventuali dichiarazioni a "quando sarà tutto più chiaro".
Intanto le ultime notizie che arrivano da via Vittorio Veneto scuotono la vita cittadina e infiammano le pagine facebook. La prima ad accendere i riflettori sull'imminente, ennesimo, cambio tra i banchi della giunta è stata Laura Marchetti, l'ex assessore alla cultura che solo pochi giorni fa commentava "La giunta di alto profilo se ne è andata. Come palloncini staccati dal filo i quattro supereroi ora librano, assunti definitivamente nell'Iperuranio" scrive l'ex assessore.
Parole che hanno scatenato la reazione di Vito Loglisci, colui che ha sostituito la stessa Marchetti alla pubblica istruzione, che pochi minuti dopo ha scoccato la propria freccia: "E comunque meglio una giunta di alto profilo che una di peso" per poi aggiungere "Noi della giunta di alto profilo siamo stati chiamati. Altri invece non si sono ancora fatti capaci e stanno sperando o elemosinando un ripescaggio".
Va giù pesante, invece, Lorenzo Carbone che invita gli assessori in carica a non dimettersi: "La dignità prima di tutto – scrive il consigliere – il sindaco deve assumersi la responsabilità di mandarvi a casa".
Nessun commento da parte dei diretti interessati che, fedeli alla linea di questi mesi, preferiscono schivare la polemica politica.
E non è tutto.
Nella giornata di venerdì un altro scossone ha animato il dibattito politico: Domenico Leanza, l'esponente di Sel subentrato a Rino Vendola, ha deciso di confluire nel Gruppo Misto che ora conta sei esponenti diventando il primo gruppo consiliare in Aula. Nessun commento dal diretto interessato che alle critiche dei suoi ex compagni di partito risponde con la vocina della segreteria del cellulare.
Giorni carichi di novità attendono dunque palazzo di città mentre nelle sedi di partito è già iniziato il toto nomi oltre al calcolo delle "percentuali" di visibilità.
Dopo mesi di discussione la maggioranza Valente ritrova "l'agibilità politica" e, in un documento sottoscritto da tutte le forze politiche giovedì sera, ribadisce la necessità di "ripartire con forte accelerazione nella realizzazione e nel completamento del programma elettorale".
Non prima però di aver espresso "apprezzamento" nei confronti degli assessori supplenti che hanno consentito "il prosieguo della vita amministrativa" e ai quali "va l'apprezzamento per l'operato sin qui svolto".
L'uscita di scena da parte dei quattro "assessori tecnici" è stata dunque sancita e secondo i ben informati già martedì prossimo potrebbero lasciare palazzo di città. Un addio su cui starebbero lavorando il sindaco in prima persona coadiuvato da qualche esponente di primo piano della politica locale perché "non si possono buttare via come una scarpa vecchia questi assessori" mugugnano nel Palazzo.
"E' gente per bene questa, sono tutti professionisti che meritano rispetto, per questo il sindaco sta valutando attentamente il modo migliore per farli dimettere" confermano sotto voce dall'entourage di Valente.
Sottoscritto a maggioranza il documento politico, nella riunione di giovedì sera il sindaco avrebbe chiesto ancora pochi giorni di tempo per consentire agli assessori di ultimare i lavori già avviati e di partecipare a incontri e cerimonie pubbliche già fissate in calendario. Ai partiti, intanto, il compito di preparare una rosa di nomi, un massimo di tre per ogni partito, su cui il sindaco Valente farà ricadere la propria scelta.
Il primo cittadino, però, preferisce non commentare le vicende politiche di questi ultimi giorni rimandando eventuali dichiarazioni a "quando sarà tutto più chiaro".
Intanto le ultime notizie che arrivano da via Vittorio Veneto scuotono la vita cittadina e infiammano le pagine facebook. La prima ad accendere i riflettori sull'imminente, ennesimo, cambio tra i banchi della giunta è stata Laura Marchetti, l'ex assessore alla cultura che solo pochi giorni fa commentava "La giunta di alto profilo se ne è andata. Come palloncini staccati dal filo i quattro supereroi ora librano, assunti definitivamente nell'Iperuranio" scrive l'ex assessore.
Parole che hanno scatenato la reazione di Vito Loglisci, colui che ha sostituito la stessa Marchetti alla pubblica istruzione, che pochi minuti dopo ha scoccato la propria freccia: "E comunque meglio una giunta di alto profilo che una di peso" per poi aggiungere "Noi della giunta di alto profilo siamo stati chiamati. Altri invece non si sono ancora fatti capaci e stanno sperando o elemosinando un ripescaggio".
Va giù pesante, invece, Lorenzo Carbone che invita gli assessori in carica a non dimettersi: "La dignità prima di tutto – scrive il consigliere – il sindaco deve assumersi la responsabilità di mandarvi a casa".
Nessun commento da parte dei diretti interessati che, fedeli alla linea di questi mesi, preferiscono schivare la polemica politica.
E non è tutto.
Nella giornata di venerdì un altro scossone ha animato il dibattito politico: Domenico Leanza, l'esponente di Sel subentrato a Rino Vendola, ha deciso di confluire nel Gruppo Misto che ora conta sei esponenti diventando il primo gruppo consiliare in Aula. Nessun commento dal diretto interessato che alle critiche dei suoi ex compagni di partito risponde con la vocina della segreteria del cellulare.
Giorni carichi di novità attendono dunque palazzo di città mentre nelle sedi di partito è già iniziato il toto nomi oltre al calcolo delle "percentuali" di visibilità.