Politica
Prime grane per Valente: democratici e socialisti gli scontenti della prima ora
Dibattista: “Nessun dissapore interno ma siamo la terza forza di governo”
Gravina - venerdì 14 luglio 2017
Ostentava tranquillità Alesio Valente durante la conferenza stampa di presentazione dei primi sei assessori che lo accompagneranno nel corso del suo secondo mandato da sindaco. Il settimo, espressione del gruppo Democratici e socialisti si diceva sarebbe stato nominato entro poche ore, "giusto il tempo di appianare le discussioni interne al partito e dare a loro la possibilità di convergere su un unico nome da sottoporre alla mia attenzione" aveva spiegato il primo cittadino.
A poche ore da quelle dichiarazioni, però, arriva per bocca del portavoce Aldo Dibattista una parziale smentita alle parole del sindaco specificando che non ci sono divisioni e spaccature interne al partito ma punti di vista differenti tra il partito stesso e il primo cittadino.
Dibattista per nome per conto dell'intero gruppo reclama un ruolo di primo ordine in giunta rivendicando il risultato elettorale raggiunto dal gruppo per un totale di 3000 voti e l'elezione di tre consiglieri comunali, ovvero Antonio Stragapede che con i suoi 653 voti è il consigliere più suffragato, Michele Tedesco e Maria Ariani.
"In quanto forza di governo e forti del consenso elettorale – spiega il portavoce - riteniamo di dover auspicare da tutta la maggioranza e dal sindaco in particolare, di essere considerati come l'elettorato ci ha considerati. La considerazione politica – continua Dibattista - deve essere adeguata al consenso elettorale".
E per farla breve: "Nessuna discussione sul nominativo da proporre in giunta ma la necessità di esser considerati la terza forza di governo".
Dibattista non lo dice esplicitamente ma a quanto pare non è piaciuta la decisione di attribuire ai Democratici e socialisti un solo assessorato.
"Se si considera che il Partito democratico è espressione del sindaco e di un assessore, Gravina On può vantare due assessori tra cui il vice sindaco, noi come terza forza di governo…."
Al sindaco il compito, ora, di interpretare e magari tramutare in sostanza i puntini di sospensione.
In ballo la presidenza del consiglio?
A poche ore da quelle dichiarazioni, però, arriva per bocca del portavoce Aldo Dibattista una parziale smentita alle parole del sindaco specificando che non ci sono divisioni e spaccature interne al partito ma punti di vista differenti tra il partito stesso e il primo cittadino.
Dibattista per nome per conto dell'intero gruppo reclama un ruolo di primo ordine in giunta rivendicando il risultato elettorale raggiunto dal gruppo per un totale di 3000 voti e l'elezione di tre consiglieri comunali, ovvero Antonio Stragapede che con i suoi 653 voti è il consigliere più suffragato, Michele Tedesco e Maria Ariani.
"In quanto forza di governo e forti del consenso elettorale – spiega il portavoce - riteniamo di dover auspicare da tutta la maggioranza e dal sindaco in particolare, di essere considerati come l'elettorato ci ha considerati. La considerazione politica – continua Dibattista - deve essere adeguata al consenso elettorale".
E per farla breve: "Nessuna discussione sul nominativo da proporre in giunta ma la necessità di esser considerati la terza forza di governo".
Dibattista non lo dice esplicitamente ma a quanto pare non è piaciuta la decisione di attribuire ai Democratici e socialisti un solo assessorato.
"Se si considera che il Partito democratico è espressione del sindaco e di un assessore, Gravina On può vantare due assessori tra cui il vice sindaco, noi come terza forza di governo…."
Al sindaco il compito, ora, di interpretare e magari tramutare in sostanza i puntini di sospensione.
In ballo la presidenza del consiglio?