Passeggiando con la storia
Antonio Polini, Ingegnere, Sindaco
Passeggiando con la storia, rubrica a cura di Giuseppe Massari
giovedì 29 agosto 2019
Antonio nacque a Gravina in Puglia il 30 marzo 1847 da Francesco ed Elisabetta Pomarici-Santomasi. Frequentò la Facoltà di Ingegneria, presso l'Università di Napoli, conseguendo il relativo dottorato. Tornato a Gravina, esercitò la sua professione con successo, svolgendo, contestualmente, anche una intensa vita politica e sociale, tanto che all'età di 31 fu eletto sindaco della città, governandola ed amministrandola per ben cinque anni.
E' stato uno dei primi e più giovani sindaci della città. Durante il suo mandato, la città si dotò del nuovo strumento urbanistico e di pianificazione territoriale, grazie al quale furono realizzate condotte fognarie interne, l'allacciamento delle acque potabili. Se il suo impegno e il suo nome sono legati alla gestione oculata della cosa pubblica, tanto da reperire nuove risorse finanziare, per la realizzazione di nuove opere pubbliche, non possono prescindere, gli stessi elementi, dal consacrarlo come progettista della torre dell'orologio situata, da allora e ancora, a ridosso della villa comunale.
Purtroppo, l'opera non ebbe inizio e neanche compimento durante i suoi anni di primo cittadino, ma, successivamente, durante la sindacatura di Pasquale Calderoni Martini, che gli affidò l'incarico di progettare la torre, dirigere i lavori di costruzione, scegliere e commissionare un orologio tra i migliori in circolazione, Infatti, "la macchina", fu acquistata, al prezzo di 3.100 lire dalla ditta Alfonso Curci di Napoli. Polini, nell'eseguire il progetto tenne conto di alcuni fattori: che le ore fossero visibili da ogni parte del largo; questo spiega il perché della torre con quattro quadranti: tre sull'attuale viale Orsini e uno all'interno del centro storico,dalla via dei Mercanti, oggi via Matteotti; che la macchina fosse la più perfetta; che la suoneria battesse le ore , i quarti, oltre ad un suono speciale per segnalare il mezzogiorno o le ventiquattr'ore; che le campane venissero messe ad una certa altezza affinchè il suono si propagasse il più lontano possibile.
Per tornare al Polini tecnico, va ricordato che fu collaboratore e dispensatore di ottimi consigli ai tecnici che realizzarono la tratta ferroviaria Gioia del Colle –Rocchetta Sant'Antonio.Inoltre, va ricordato, anche, per altre importanti opere che realizzò in città, tutte ispirate allo stile neogotico, che egli preferiva. Così avvenne per la torre dell'orologio, ma, anche, per la costruzione della cappella di Coluni, la cui committente fu Filomena Sottile Meninni. Analogo stile toccò alla cappella funeraria della famiglia Sottile- Meninni, ubicata a poche centinaia di metri dell'intero complesso residenziale padronale, ormai fatiscente e cadente, in via Guardialto. Entrò a far parte del primo Consiglio d'Amministrazione della neonata Banca Cooperativa Agraria, fondata da MichelangeloCalderoni- Martini, assumendo il ruolo di vice presidente. Ricoprì il prestigioso incarico di ispettore onorario degli Scavi e dei Monumenti. Terminò il suo percorso terreno il 16 ottobre 1906.
Nel necrologio: In memoria dell'ingegnere Antonio Polini, si legge:" Ingegnere ed architetto di forti studi e di geniale concezione, lascia traccia del suo fine gusto artistico e della sua valente professionalità in parecchi lavori. L'opera professionale e amministrativa dell'ingegnere Antonio Polini appartiene ad un ciclo della storia di Gravina, un periodo fortunato della nostra vita pubblica, in cui le lotte di partito si traducevano in gara di vantaggi per la città. Governò la città dando prova di rettitudine e di sapiente attività. A lui, che principalmente la città deve il risorgimento edilizio, base di quello igienico. Fra i molti lavori merita speciale nota il basolamento delle vie interne, del quale a lui spetta il merito della preparazione ed organizzazione da saggio amministratore e quello del concepimento e studio da valente ingegnere".
(Le foto sono tratte dal volume Puglia d'Oro, Laterza Editore , Bari 2008).
E' stato uno dei primi e più giovani sindaci della città. Durante il suo mandato, la città si dotò del nuovo strumento urbanistico e di pianificazione territoriale, grazie al quale furono realizzate condotte fognarie interne, l'allacciamento delle acque potabili. Se il suo impegno e il suo nome sono legati alla gestione oculata della cosa pubblica, tanto da reperire nuove risorse finanziare, per la realizzazione di nuove opere pubbliche, non possono prescindere, gli stessi elementi, dal consacrarlo come progettista della torre dell'orologio situata, da allora e ancora, a ridosso della villa comunale.
Purtroppo, l'opera non ebbe inizio e neanche compimento durante i suoi anni di primo cittadino, ma, successivamente, durante la sindacatura di Pasquale Calderoni Martini, che gli affidò l'incarico di progettare la torre, dirigere i lavori di costruzione, scegliere e commissionare un orologio tra i migliori in circolazione, Infatti, "la macchina", fu acquistata, al prezzo di 3.100 lire dalla ditta Alfonso Curci di Napoli. Polini, nell'eseguire il progetto tenne conto di alcuni fattori: che le ore fossero visibili da ogni parte del largo; questo spiega il perché della torre con quattro quadranti: tre sull'attuale viale Orsini e uno all'interno del centro storico,dalla via dei Mercanti, oggi via Matteotti; che la macchina fosse la più perfetta; che la suoneria battesse le ore , i quarti, oltre ad un suono speciale per segnalare il mezzogiorno o le ventiquattr'ore; che le campane venissero messe ad una certa altezza affinchè il suono si propagasse il più lontano possibile.
Per tornare al Polini tecnico, va ricordato che fu collaboratore e dispensatore di ottimi consigli ai tecnici che realizzarono la tratta ferroviaria Gioia del Colle –Rocchetta Sant'Antonio.Inoltre, va ricordato, anche, per altre importanti opere che realizzò in città, tutte ispirate allo stile neogotico, che egli preferiva. Così avvenne per la torre dell'orologio, ma, anche, per la costruzione della cappella di Coluni, la cui committente fu Filomena Sottile Meninni. Analogo stile toccò alla cappella funeraria della famiglia Sottile- Meninni, ubicata a poche centinaia di metri dell'intero complesso residenziale padronale, ormai fatiscente e cadente, in via Guardialto. Entrò a far parte del primo Consiglio d'Amministrazione della neonata Banca Cooperativa Agraria, fondata da MichelangeloCalderoni- Martini, assumendo il ruolo di vice presidente. Ricoprì il prestigioso incarico di ispettore onorario degli Scavi e dei Monumenti. Terminò il suo percorso terreno il 16 ottobre 1906.
Nel necrologio: In memoria dell'ingegnere Antonio Polini, si legge:" Ingegnere ed architetto di forti studi e di geniale concezione, lascia traccia del suo fine gusto artistico e della sua valente professionalità in parecchi lavori. L'opera professionale e amministrativa dell'ingegnere Antonio Polini appartiene ad un ciclo della storia di Gravina, un periodo fortunato della nostra vita pubblica, in cui le lotte di partito si traducevano in gara di vantaggi per la città. Governò la città dando prova di rettitudine e di sapiente attività. A lui, che principalmente la città deve il risorgimento edilizio, base di quello igienico. Fra i molti lavori merita speciale nota il basolamento delle vie interne, del quale a lui spetta il merito della preparazione ed organizzazione da saggio amministratore e quello del concepimento e studio da valente ingegnere".
(Le foto sono tratte dal volume Puglia d'Oro, Laterza Editore , Bari 2008).